Lino Banfi, la rivelazione ha sconvolto i fan | Le notti a dormire sui treni

Lino Banfi, il nonno di tutta Italia, sconvolge il suo pubblico con una rivelazione sorprendente: Racconta le notti a dormire sui treni

Il celebre Lino Banfi racconta per la prima volta un dettaglio della sua vita privata che sorprende i fan. Solo pochi giorni fa è stato ospite di Silvia Toffanin e in un totale flusso di coscienza aveva raccontato della sua storia d’amore con la moglie.

Lino Banfi

Infatti durante la dettagliata intervista nella scorsa puntata di  “Verissimo” aveva svelato: “Mia moglie, in questo periodo, mi fa delle domande particolari. Qualche giorno fa mi ha detto ‘senti Lino, non è che possiamo trovare il sistema di morire assieme? Perché, se muori prima tu, io non ce la faccio‘”.

Infatti il suo matrimonio durato ben 60 anni aveva fatto commuovere la stessa conduttrice. Già in quel momento il suo pubblico si era stretto intorno alla coppia Lino e Lucia con affetto  ed amorevole passione. Ma oggi quello che svela Banfi fa sorprendere ancora.

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Lino Banfi: racconto inedito

Lino Banfi

Lino Banfi infatti, come i fan più attenti sapranno, sta conducendo una rubrica su RaiUno intitolata “Oggi un altro giorno” dove racconta degli aneddoti sulla sua vita e risponde ai commenti dei suoi ascoltatori.

In queste ore una sua fan gli ha chiesto come mai il successo non gli avesse dato alla testa e lui ha risposto che non è sempre stato così facile e che da giovane ha dovuto affrontare molte difficoltà prima di diventare famoso. Confessa: ” Una volta, nel 1955, dormivo in stazione di Milano. Un signore mi diede un miscuglio di pastiglie da prendere per farmi infiammare la gola: “Fatti ricoverare per togliere le tonsille, così stai al caldo”.

Peccato che dopo l’operazione rischiavo di uscire al freddo più debilitato di prima e raccontai la storia al medico. Mi fece restare una settimana in più e mi fece dare dalle suore due pasti abbondanti al giorno”, continua.

Su suo consiglio presi un cappuccino bollente con citrato e magnesia. Mi si gonfiò la gola e mi presentai al pronto soccorso dove, esagerando un po’, da attore, dissi che non riuscivo neanche a parlare. Mi feci dieci giorni al caldo e dovetti corrompere i medici per farmi allungare la degenza altrimenti, una volta uscito, non sapevo dove andare. Quando lo racconto oggi ai giovani non mi credono”, conclude il celebre Nonno d’Italia svelando che come si dice, “non è tutto oro quello che luccica”.

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