Gratta e vinci, vittoria e sequestro: un caso incredibile

Un caso davvero incredibile si è verificato nel veronese. La vincita ottenuta con due gratta e vinci è stata sequestrata. Cosa è successo?

malloppo di banconote
malloppo di banconote (pixabay)

Tutti speriamo di essere baciati dalla Dea bendata e di sconvolgere totalmente la nostra vita. Un desiderio comune agli italiani che tentano la fortuna comprando i gratta e vinci. Ma si può essere così fortunati da grattare due biglietti e vincere 3 milioni di euro?

Sembrerà quasi impossibile ma è accaduto nella provincia di Verona. Un uomo è diventato milionario nel giro di pochissimo tempo con ben due vincite grazie ai cosiddetti “grattini”. Una storia che racconta di una fortuna incommensurabile che però, contrariamente a quanto si possa pensare, ha avuto un epilogo davvero poco felice.

Il piastrellista quarantenne, protagonista delle vincite, si è visto sequestrare dalla Procura di Verona l’intero bottino al netto delle trattenute, ben due milioni e quattrocentomila euro. Il sospetto è che abbia avuto una soffiata e Bankitalia ha aperto un’inchiesta. Finiti sotto inchiesta con l’accusa di riciclaggio il “fortunato” insieme ad un suo collega 47enne. Vediamo nel dettaglio la particolare vicenda.

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Le vincite sospette e il successivo sequestro

le investigazioni della Procura
le investigazioni della Procura (pixabay)

E’ iniziato tutto nel mese di gennaio, quando il brasiliano, che lavora come piastrellista, ha acquistato un gratta e vinci vicino a Modena ottenendo una vincita da un milione di euro. A metà febbraio si è recato in un’altra tabaccheria, in provincia di Verona, in compagnia di un collega veronese di 47 anni e questa volta, con un altro grattino, vince ben due milioni di euro. Insieme i due provano a depositarlo in varie filiali a cavallo tra le province di Mantova e Verona, riuscendoci a Peschiera.

Il premio viene accreditato il 24 febbraio. Questa sorprendete storia di fortuna però, non convince i militari della Guardia di finanza che mappano le movimentazioni di denaro e scoprono un super bonifico di 800 mila euro sul conto del Banco do Brasil. Non solo, ci sarebbero tracce di un accesso abusivo al sistema informatico della società romana che si occupa della distribuzione sul territorio. Gli investigatori sospettano che da lì potrebbe essere partita una soffiata. 

Subito viene disposto dalla Procura il sequestro preventivo di 2 milioni e 400 mila euro, il totale delle due vincite di 3 milioni al netto delle trattenute. Sono attualmente indagati tre dipendenti e un dirigente della concessionaria per la distribuzione dei biglietti. Il sospetto è che il brasiliano fosse in contatto con qualche persona riconducibile a loro e che in questo contesto abbia ottenuto la soffiata. Il lagale dell’uomo protagonista delle straordinarie vincite spiega in una intervista che il suo assistito è stato solamente “troppo fortunato“.

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