Sanremo 2021, giorno 1: applausi registrati, poltrone animate, rewind

E’ partita martedì 2 marzo la 71 edizione del Festival di Sanremo. Un festival all’insegna della rinascita che riporta i segni della pandemia con gli orchestrali in mascherina, con gli AmaRello che annunciano i cantanti senza sfiorarsi e con i fiori di Sanremo che arrivano direttamente su un carrello. L’unico grande assente, il giornalista Mollica

Achille Lauro
Achille Lauro

Ha inizio al buio la 71 edizione del Festival di Sanremo 2021 con Amadeus e Fiorello che parlano da sottofondo, come se quel nero volesse rappresentare i terribili e inconsapevoli mesi di lockdown che l’Italia ha dovuto affrontare, a causa del Covid, subito dopo la vittoria di Diodato.

E’ proprio dalla canzone “Fai rumore”, diventata l’inno dei balconi italiani e dall’ultima foto felice insieme sul palco dell’Ariston, un emozionato ma determinato Amadeus, la cui parlantina da veterano in radio, non  ha mai sbagliato un colpo, dopo un simbolico segno della croce, spiega tra gli applausi registrati il perché ha deciso comunque di fare il Festival: “che mai avrei pensato possibile” dice. Un festival fatto pensando al Paese reale, quello che sta lottando per ritrovarsi”.

 

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Dopo lo straordinario successo dell’anno precedente non poteva mancare a Sanremo, l’istrionico compagno di viaggio e testimone di nozze di Amadeus e Giovanna, Rosario Fiorello, che apre il Festival vestito con un mantello floreale di 21 kg, le unghie con lo smalto Morgan testa di moro e con la verve di un vero mattatore. Lo fa imitando Achille Lauro e cantando in versione rock, tra Marilyn Manson e Nilla Pizzi, la canzone: “Grazie dei fiori”.

 

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Amadeus, durante la lunga serata viene coinvolto da Fiorello, in chiamate in diretta agli amici di sempre: da Gianni Morandi a Jovanotti a zia Mara; in lezioni in DAD sul piedismo e  a correre tra le poltrone vuote, a cui lo showman (nel look “famiglia Addams” e molto somigliante a suo fratello Beppe) dà persino un’anima. Cita una battuta di Carla Fracci, “le poltrone vanno occupate con il cervello, non con il culo”. Il teatro ha bisogno di spettatori, non solo seduti, ma con il cervello.

Il duo funziona, gli AmaRello sono in perfetta sintonia, Fiorello rilancia e Amadeus risponde. Nelle parole di Fiore ci sono frecciatine alla politica e al mondo dello spettacolo: da Draghi a Barbara D’urso a Paolo Fox. L’astrologo è protagonista di un divertente siparietto tra i due conduttori. “Amadeus mi ha chiamato il 20 agosto per fare il festival dicendomi che lo aveva chiamato Paolo Fox per dirgli che i nostri segni fossero incastrati”.

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Nella prima serata, Amadeus ha avuto accanto altri due conduttori: il calciatore del Milan, Zlatan Ibrahimović e l’attrice internazionale Matilda De Angelis. Il primo nella sua prestanza fisica ha tentato di imitare sé stesso e di imporre ad Amadeus le nuove regole del Festival. Un’ironia buona ma che si è appesantita nel corso della serata. Matilda, invece ha dimostrato per i suoi 25 anni di età, in un corpo esile e raffinato, leggerezza e padronanza scenica da attrice navigata. Poco convincente in versione maestrina che impartisce ad Amadeus una lezione sul bacio.

 

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Amadeus durante la maratona musicale lancia anche un appello per Patrick Zaki, lo studente e attivista arrestato e detenuto al Cairo dal 7 febbraio dello scorso anno: “Possiamo solo augurarci che torni libero e che torni a studiare nella sua Bologna”.

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Ospiti e super ospiti

Arriva al Festival Alessia Barani, l’infermiera il cui volto segnato dalla mascherina divenne la foto simbolo dell’impegno degli operatori sanitari contro il coronavirus.

Ci sono stati altri due importanti momenti musicali che hanno visto come protagonisti: la fatina rock dai capelli blu con farfalle, Loredana Bertè e il geniale Achille Lauro, con la sua toccante lettera all’umanità.

Loredana Bertè, in un medley dei suoi più grandi successi: da “Sei bellissima” a Il mare d’inverno” alla sua nuova canzone: “Figlia di…”, ha lanciato un messaggio importante sulla violenza contro le donne. Durante l’ esibizione infatti, sul palco accanto a lei, un paio di scarpe rosse.

 

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Il tanto atteso quadro artistico di Achille Lauro, è finalmente arrivato. L’artista si è presentato con il viso rigato da lacrime di sangue e con un abito, a metà tra Davide Bowie e Renato Zero, con delle piume, simbolo di leggerezza e fragilità. Un messaggio chiaro e forte quello che grida dal palco dell’Ariston.

La gara

La musica è stata senza dubbio la vera protagonista della serata, nonostante il caso della presunta positività del cantante Irama, sostituito in scaletta da Noemi.

Tra i primi quattro Giovani  sono stati promossi alla semifinale di venerdì Folcast Gaudiano, bocciati Avincola con la sua “Goal”, un pezzo molto radiofonico e la giovanissima Elena Faggi. 

 

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Tra i 13 big: convince il duo De Martino-Colapesce con la canzone “Musica leggerissima”, un piccolo esempio di cantautorato che ci riporta indietro nel tempo; non deludono Michelin- Fedez che arriva sul palco bianco in viso e super emozionato, esecuzione comunque buona; il calabrese Aiello, con la sua “Ora” è il più imitato sul web, testo niente male ma troppo irruento vocalmente, scivola ultimo in classifica.

 

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Arisa, nuovo cambio di stile per la cantante, voce precisa, canzone intensa e scritta da Gigi D’Alessio; brava la prima rapper donna Madame; convincono anche i Coma_cose e Fasma che si piazza bene in classifica; Max Gazzè, con una canzone che parla di medicine, punta sull’esibizione teatrale; Noemi, nonostante il cambio immagine che la fa somigliare alla cantante Adele, con la sua “Glicine” è una conferma; voto dieci per Annalisa che si piazza prima sul podio.

 

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Non ci resta che aspettare i colpi di scena e le sorprese della seconda serata, nonostante tutto…  “perchè Sanremo è Sanremo!”

 

 

 

 

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