“Vorrei morire…”: Ecco quando Piero Angela andò fuori dagli schemi

Il celebre Piero Angela all’età di 92 anni continua a stupire il suo pubblico: rivela una notizia sconvolgente raccontando delle sue 12 lauree

Piero Angela

Compiuti da poco i 92 anni, il noto Piero Angela continua a far parlare di se. Con la sua esperienza continua a far appassionare tutti noi e sembra che anche lui non si stanchi mai di apprendere.

Impegnato per decenni nel racconto dell’uomo e con esso della meraviglia che lo circonda, il Pianeta, e le conseguenze che stiamo cominciando a pagare per la mancanza di una cultura del futuro, continua a raccontarci e mostrarci tanto.

Le sue origini sono altrettanto nobili, Carlo Angela, il padre, era medico psichiatra a Torino. Antifascista, si trasferì nella piccola San Maurizio Canavese a dirigere una casa di cura per malattie mentali. Fu lì che nascose, ricoverandoli sotto falso nome, come falsi malati, ebrei, uomini e donne perseguitati.

In seguito il suo aiuto fu riconosciuto per molti decenni a venire e fu nominato “il giusto tra le nazioni”. Della guerra Piero Angela ha  più volte ricordato le bombe facendo il drammatico esempio del papà che morì poco dopo la fine della guerra.

Mi ha trasmesso dei valori, come l’onestà, il senso del dovere, il tenere la schiena diritta” aveva dichiarato Piero Angela.

Piero Angela: i suoi studi

Piero Angela non ha mai smesso di studiare portandosi a casa ben 12 lauree ad oggi, ricevute honoris causa per la qualità della divulgazione scientifica durante oltre mezzo secolo nella televisione.

Leggi anche —> Don Mazzi, 91 anni ma senza paura: parole dure sul vaccino

Ha portato avanti anche un intensa carriera giornalistica che in televisione è iniziata nel 1954  come corrispondente da Parigi. Mentre sono degli anni ‘60 i primi programmi scientifici come “Il futuro nello spazio” e “Destinazione Uomo“.

Successivamente con ” Dove va il mondo” inizia ad affrontare i terribili cambiamenti del pianeta dovuti ai comportamenti dell’uomo e confessa: “Erano anni che gli esperti denunciavano questa cosa, significa che non è cambiato poi molto. L’aumento della popolazione, i gas serra, i ghiacci.”

“E questo ci dà da pensare, di parole ce ne sono state tante. Ma le parole hanno le gambe corte, bisogna farle crescere, farle diventare adulte, trasformarle in azioni“.

Il suo programma per eccellenza

Piero e Alberto Angela

“Quark ” compirà 40 anni tra qualche mese dopo la sua prima messa in onda del 1981. Da quel giorno l’appuntamento settimanale con le meraviglie del mondo non è mai mancato continuando a seminare curiosità tra giovani e anziani.

Leggi anche —> Gerry Scotti nel dolore: ecco il motivo che distrusse il matrimonio

Leggi anche—> Cristiana Capotondi e l’amore per il suo compagno: ecco le nozze

Il suo modo di insegnare è da sempre considerato originale ed unico e ha lasciato una grande segno anche nel figlio Alberto, altrettanto famoso per aver seguito le orme con grande successo del papà.

Celebrato e adorato da tutti nemmeno a 92 anni si ferma e continua ad andare in onda su Raiplay con Superquark. Dopo cittadinanze onorarie, Telegatti, nomi di asteroidi e di molluschi, non è mancato anche l’ennesima laurea honoris causa, riporta la testata Open.

La cerimonia è avvenuta il 15 giugno a Siena a seguito della decisione presa dall’università della cittadina. Angela è stato insignito del titolo in compagnia di 650 studenti ora neo laureati, dove  si è diplomato in Strategie e tecniche della comunicazione.

Dichiarazione fuori dagli schemi

Davanti a un pubblico di studenti, le loro famiglie e le autorità senesi, Angela ha quindi tenuto una lectio magistralis sul ruolo della tecnologia nella società moderna e prima dell’inizio della cerimonia ha annunciato : “Un riconoscimento al lavoro fatto e che continuerò ancora a fare“.

In un intervista nel salotto del programma “Vieni da me” l’amatissimo conduttore ha confessato quale sarebbe per lui i migliore regalo che potrebbe ricevere: “Per chi ancora fa questo mestiere e lo ama come lo amo io, forse il miglior augurio è quello di continuare a farlo come Molière, che è morto sulla scena. Il miglior premio sarebbe che a un certo momento ci fosse un fermo immagine e la cosa finisse lì, mentre lavoro“.

Dichiarazione che ha scosso molto i fan del grande maestro, ma d’altronde un personaggio di tale livello non potrebbe che ambire ad uscita di scena cosi memorabile. Sicuramente non si sarà mai pronti, nemmeno a pensarci.

Impostazioni privacy