M5S grandi fumatori: ecco gli affari con i proprietari di Marlboro

Il Movimento 5 Stelle finisce nell’occhio del ciclone, un’inchiesta evidenzia strani rapporti con i proprietari della Marlboro.

Philip Morris
Philip Morris (Pixabay)

Nel mondo della politica ogni passo falso può diventare una voragine da dove riemergere rischia di essere tremendamente complicato. Il Governo italiano in questi mesi vive un periodo complicato, legato ovviamente all’emergenza Coronavirus.

La polemica con l’opposizione è all’ordine del giorno, proprio quello del Covid è un tema sul quale le parti si confrontano in maniera accesa da tempo. Ma nella politica conta quello che si fa fuori dai palazzi del potere, che inevitabilmente viene riversato all’interno.

E allora ecco che una nuova polemica sta investendo in queste ore il Movimento 5 Stelle, il partito fondato da Grillo che negli anni si è fatto portavoce di un’onestà che nella classe politica – a detta del movimento – mancava da tanto tempo.

L’occasione quando si presenta, dunque, diventa quanto mai ghiotta. E cosi proprio il partito di maggioranza dell’attuale Governo si prepara a fronteggiare una vera e propria bufera.

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Casaleggio e gli intrighi “fumanti”

Fumatrice
Fumatrice (Pixabay)

Nelle ultime ore sono emerse notizie molto particolari, delle vere e proprie accuse che gettano ombra sul Movimento 5 Stelle e il modus operandi in particolare di una persona legata a doppio nodo al partito.

Il quotidiano “Il Riformista”, infatti, si è scagliato contro la Casaleggio Associati, società di Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto ideatore del Movimento 5 Stelle, e proprietaria della piattaforma Rousseau.

Accuse, del “Riformista” che riguarderebbero loschi rapporti tra Davide e la Philip Morris, la nota multinazionale del tabacco.

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La Casaleggio Associati, infatti, avrebbe incassato per generiche consulenza legali ben 49 fatture dalla Philip Morris, numeri che ovviamente hanno attirato l’attenzione del quotidiano.

Il quotidiano “La Stampa”, poi, ha rimarcato successivamente la questione, snocciolando alcuni numeri riguardanti questi rapporti: importi variabili tra i 40.000 e i 50.000 euro. Il totale – si legge – riporterebbe una cifra lorda di ben 2.379.203,43 euro.

Il ruolo del Movimento

Parlamento
Parlamento (Instagram)

Che ruolo ha il Movimento? L’accusa, di fatto, avanza portando all’attenzione le tasse sul tabacco, soprattutto quello bruciato, entrate in un regime che dire agevolato sarebbe quasi riduttivo, con calo delle accise di circa il 75%. Con il M5S, ovviamente, protagonista in quanto partito di maggioranza.

L’ipotesi avanza, dunque, è abbastanza chiara e poco fraintendibile: ci sono dei favoreggiamenti da parte del Movimento nei confronti dell’industria del tabacco, in relazione al ruolo di Casaleggio con la Philip Morris?

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Botta e risposta

Casaleggio, ovviamente, non ci sta. Le accuse dei quotidiani sono molti gravi, e cosi sembra siano pronte querele da parte del figlio del defunto fondatore del movimento. Da parte della stampa, invece, la richiesta sarebbe quella di rendere chiari e visibili le informazioni relative ai clienti della Casaleggio Associati.

A schierarsi, intanto, nell’opposizione è stata Giorgia Meloni che su Twitter ha messo sul banco proprio l’inchiesta sollevata da “Il riformista” e “La Stampa”: “L’ho sempre detto che il M5S era tutto fumo. Ora sembrerebbe che questo fumo fosse ben pagato dalle lobby del tabacco”.

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