Le novità per quanto riguardano un nuovo DPCM da firmare per Conte e per l’Italia che andrebbe a scombussolare le carte in tavola.
Potrebbe esserci una nuova svolta per quanto riguarda i DPCM in Italia. Il premier Conte infatti starebbe pensando di firmarne uno nuovo già per la giornata di lunedì. Una novità che sicuramente non farà piacere ai cittadini i quali si attendono cattive notizie.
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Il contagio infatti stenta a diminuire, con la curva in rapida ascesa. Quindi c’è bisogno di una nuova sterzata per provare a fermare l’epidemia. L’ultima strada sarebbe quella di un lockdown, ma il premier non vuole intraprenderla. Di conseguenza si ragiona su cosa possa essere attuato.
Nuovo DPCM: cos’accadrà?
Secondo quanto riferito dal premier Conte, si starebbe cercando a tal proposito di coinvolgere le opposizioni affinché si possa trovare un’intesa anche sotto questo punto di vista. “Per la portata di questa seconda ondata non c’è un manuale né una palla di vetro, i numeri sono molto preoccupanti in tutta Europa”, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Festival de Il Foglio.
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“I criteri sono: massima precauzione, adeguatezza e proporzionalità. Noi siamo sempre flessibili”, ha aggiunto Conte. “Stiamo lavorando per capire se si deve intervenire ancora”: ha aggiunto, rimarcando la necessità di collaborazione per uscir fuori dallo stato di emergenza sanitaria che affligge inevitabilmente il paese.
Conte: si studia per il futuro
“Confidiamo di averlo a dicembre ma bisogna comprendere che arriveranno qualche milione di dose per Paese”: questo è quanto dice il premier parlando del vaccino, tanto sperato per superare l’emergenza.
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C’è poi però la precisazione per quanto riguarda il vaccino: “dobbiamo aspettare primavera quando prevedibilmente arriveranno per tutti” le dosi. L’obiettivo da quanto dichiara è di lavorare al momento per garantire una soluzione, col nuovo Dpcm che non affossi definitivamente l’economia, ma che soprattutto garantisca la sicurezza del paese. Per il premier quindi un obiettivo importante con ambizioni che sicuramente sono alte.
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C’è da vedere come si collaborerà a tal proposito con la minoranza, in un’apertura che poche volte si è vista nella scorsa primavera, quando le cose sembravano ancor più complicate di adesso.
