Tiziano Ferro e la gravissima dipendenza che l’ha distrutto: “Volevo morire”

Il cantante Tiziano Ferro e la gravissima dipendenza che l’ha distrutto: ecco i dettagli e le curiosità della vicenda

Tiziano Ferro, classe 1980, è un cantautore, paroliere e produttore discografico che è salito alla ribalta grazia al singolo Xdono ottenendo il terzo posto nella classifica dei singoli più venduti in Europa nel 2002, ritenuto uno degli influenti e innovativi cantautori italiani. Con la sua voce unica è riuscito a farsi apprezzare sia in Italia che all’estero e, inoltre ha venduto più di 20 milioni di copie sia in Europa che in America Latina, ottenendo tantissimi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

 

Tiziano sorride
Curiosità (foto web)

Sin da piccolo è stato appassionato di musica, tato che all’età di tre anni, fa il primo incontro con la musica in quanto ricevette come regalo di Natale la sua prima tastiera Bontempi, cominciando fin da piccolissimo a comporre e cantare brani con mezzi molto semplici e incidendo mediante un registratore. Durante l’adolescenza, ha sofferto di bulimia con conseguente sovrappeso, tanto da arrivare a pesare centoundici chili, spesso costretto a essere emarginato per la sua timidezza. Trovò sfogo nella musica e cominciò a partecipare a corsi privati di chitarra classica, canto, batteria e pianoforte.

Ma nel 2001 dopo alcuni rifiuti da parte di alcune case discografiche i produttori Alberto Salerno e Mara Maionchi, conosciuti durante la sua seconda partecipazione all’Accademia della Canzone di Sanremo, convinsero la EMI a puntare su Ferro e, nello stesso anno,  Ferro esordì con il primo singolo Xdono, che raggiunse i vertici delle classifiche europee e che anticipò il primo album in studio Rosso relativo tanto che il successo portò il cantautore a incidere il brano in spagnolo, portoghese, inglese e franco-italiana.

Ha un rapporto speciale con i suoi genitori tanto da dichiarare: “Senza volerlo, sono stato spietato nei loro confronti. Li ho obbligati alla mia assenza per lunghi periodi e questo li faceva soffrire. Non li ho fatti soffrire da adolescente perché andavo bene a scuola, ero perfetto, non ho mai fumato una sigaretta, non mi sono mai drogato. Poi, però, ho creato questa ‘anoressia emotiva’: togliere, togliere, togliere. Forse volevo sentirmi desiderato, non so”. 

Tiziano ha svelato di essere stato un alcolista e di aver sofferto molto per questo.

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Tiziano Ferro e il problema dell’alcolismo

Tiziano banco e nero
Il dramma (foto web)

In una lunga intervista, Tiziano Ferro ha svelato di aver sofferto di alcolismo tanto da svelare particolari di quel momento buio vissuto.

Egli ha raccontato: “Una sera la band mi convinse a bere. E da lì non mi sono fermato più. Bevevo quasi sempre da solo, l’alcol mi dava la forza di non pensare al dolore e alla tristezza, ma mi portava a voler morire sempre più spesso. Ho perso occasioni e amici. Io ero un alcolista”. 

Ha aggiunto: “L’alcolismo ti guarda appassire in solitudine, mentre sorridi di fronte a tutti. Forse piangevo perché mi toglievo la vita ogni giorno. Forse era il dolore nel morire una, due, trecento volte. Potevo pensare quello che volevo, ma quello strazio, quel tormento non generavano niente, era solo disastro. Ed è stato quando l’ho capito che è nata la mia voglia di risalire, da lì o da una delle altre decine di volte simili a quella.

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