Enzo Iacchetti e la rivelazione senza precedenti: non ho mai speso soldi per questo

Enzo Iacchetti racconta l’uscita del suo nuovo libro e fa una confessione che dire inaspettata è riduttivo nonché irrispettoso

Enzo Iacchetti

Enzo Iacchetti, grande conduttore che per generazioni intere ha fatto compagnia alle famiglie italiane, torna a far parlare di sé.  Ormai affermato da tempo nel mondo televisivo, da qualche anno ha deciso di dedicarsi all’editoria.

E così in un batti baleno ecco che annuncia l’uscita del suono nuovo libro dal titolo “Non è un libro”. Una raccolta di pensieri che il conduttore vuole condividere con il pubblico, e proprio a questo dovrebbe il suo titolo, a rispetto di tutti gli scrittori che scrivono libri – ha confermato Iacchetti – .

È pieno di cose comiche, arrabbiate, sui primi sei mesi del lockdown: finisco i miei pensieri il 21 marzo e di lì in avanti il mio cervello non dedica più pensiero a questo disastro socio politico scientifico culturale come lo chiamo io.”

I dettagli raccontati da Enzo Iacchetti

A questa rivolta della natura contro tutto ciò che di male gli abbiamo fatto, pensando alle ambulanze che mi facevano una terribile compagnia di sera a Milano mentre portavano i poveri disperati agli ospedali.

Dichiara Iacchetti: “Ho pensato faccio questa cosa, e lo porterò io stesso nelle piazze italiane che la Croce Rossa riuscirà a organizzare, con un palchetto e delle sedie secondo il protocollo, fra luglio e agosto.”

“Gireremo un po’ l’Italia, non dico che venderemo ma doneremo questo libro a chi vuole sapere i mie pensieri su questa disastrosa avventura”. Iacchetti, che come tutto il resto del mondo ha sofferto molto la clausura imposta dall’arrivo del maledetto Covid-19 ha così deciso di raccontare il suo dolore.

“Stavo facendo una tournèe teatrale con Tino Quartullo ma abbiamo interrotto, come tutti quanti, e abbiamo saltato le 60 date che ci toccavano ancora – ha ricordato – Sono rimasto in casa con il mio cane Lucino di nove anni, che nel libro viene chiamato il ‘canino’, fino al punto di parlargli.”

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Rivelazioni

Enzo Iacchetti

Confessa il conduttore: “Lui che mi rispondeva con cose intelligenti, figurarsi come ero messo: ho evitato la depressione più totale; ho buttato giù parole a fiumi finché ho pensato che era peccato anche tenerle solo per me, di un attore e comico un po’ inca***to”.

Iacchetti svela anche alcuni dettagli sul contenuto del suo libro e dichiara: “È un non libro di 70 pagine che si legge in mezzora. Sono dei raccontini perché amo la sintesi, non ci sono cose noiose, ma anche pensieri un po’ duri verso, per esempio, la prima gestione della salute in Lombardia dove cadevano morti, amici miei e anche parenti che non hanno potuto avere una mano di un proprio caro per passare al di la della vita.”

“A me questa cosa ha sconvolto parecchio e ho trovato che la regione più ricca d’Italia era la più drammatica a livello di sanità, di preparazione politica. E’ dedicato ai medici, agli infermieri, ai volontari,” confessa l’autore.

“Parla di loro, soprattutto di quelli giovani che hanno lasciato la pelle, che hanno lasciato mogli o mariti, o figli, e io non ho voluto dimenticarmi di loro, tanto da aver anche immaginato alla fine del libro una loro rivolta, una sfida a duello immaginario per tutti quelli che sono morti e che non dovevano morire”.

Ma poi conclude: “Ci sono anche dei racconti che fanno ridere. Mi pagherò gli alberghi, i pranzi e le cene: sono nato fra le pecore dei miei nonni perché erano mezzadri, poi la vita mi ha dato tante soddisfazioni, e i soldi non li ho mai spesi in porcate: posso benissimo aiutare gli altri con grande gioia, sperando poi in inverno di ricominciare a lavorare”.

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