Sergio Vastano, grande cabarettistica della televisione, aveva fatto ridere generazioni intere. Ma oggi che fine ha fatto?
In molti lo ricorderanno, Sergio Vastano, nato a Roma nel 1952, ha ricoperto un ruolo fondamentale nella tv degli scorsi anni. Ha iniziato la sua carriera lavorando presso il programma televisivo “Drive in“, a seguito del quale è stato il tempo di “Striscia la Notizia“.
Qui ha lavorato prima come inviato e imitatore di Gianfranco Funari e poi successivamente come conduttore del programma. Infatti dal 1991 al 1994 si trovò dietro il bancone di Striscia la notizia con altrettanti comici come Teo Teocoli, Gino Bartali e Maurizio Ferrini ne La Signora Coriandoli. Segna così la sua scalata al successo.
Prese parte anche ad altri programmi come “Paperissima“, “Il gioco dei 9″ ed il celebre festival degli anni ’90 della canzone: Festivabar. Poi spopolò nel cinema ricoprendo i panni dei protagonisti di alcuni film di registi quali Vanzina, Luotto e Salemme, per citarne alcuni. Ma oggi che fine ha fatto il grande cabarettistica Sergio Vastano?
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Sergio Vastano oggi
Dopo il successo di quegli anni gloriosi, per un po’ di tempo scomparve dalle scene, il motivo è tutt’oggi sconosciuto. Forse semplicemente la voglia di dedicarsi alla sua vita privata. Ma poi tornò in tv nel 2006 dove partecipò alla quarta edizione de “L’Isola dei famosi”.
Nel 2008 prende le redini di un nuovo programma “Sapori d’autore“, un programma di approfondimento che andava in onda sulla 7 e che trattava dell’Italia e delle bellezze delle sue regioni.
Ad oggi, dopo la partecipazione a quel reality le notizie a suo riguardo sono molto poche. Secondo alcune indiscrezioni Sergio continuerebbe la sua carriera di attore, per lo meno così ha fatto fino a qualche mese fa.
Ha portato in giro per i teatri italiani lo spettacolo “Eravamo 3 amici al bar” con Gianfranco D’Angelo e Tonino Scala, una commedia teatrale ironica e travolgente. Vastano ha parlato di questa commedia, in una recente intervista raccontando: “Al Drive In facevo il calabrese universitario iscritto alla Bocconi. Allora andavano di moda i manager rampanti, la Milano da bere.”
“C’era grande disciplina all’interno di Drive In. Il grandissimo Beppe Recchia, che ci ha fatto da regista, scendeva in studio dopo che avevo registrato un pezzo e mi diceva “Bella Sergio ma è lunga”. Se dovevo fare quattro minuti e facevo quattro minuti e dieci lui mi chiedeva di tagliare qualcosa. Non era facile limare e rientrare nei tempi. Adesso si dovrebbe chiamare Drive Inps, siamo tutti in pensione”, conclude il comico.
