Criptovalute, altri due paesi vanno alla stretta finale

Gli stati internazionali iniziano a preoccuparsi delle criptovalute e iniziano una stretta che potrebbe portare problematiche pesanti al settore. Cerchiamo di capire cosa succede.

La scritta Binance sotto al suo simbolo
Il simbolo della piattaforma Binance (WebSource)

Una serie di iniziative statali stanno mettendo i bastoni fra le ruote al settore della finanza digitalizzata, guidata dai Bitcoin. In questo quadro, le criptovalute hanno ottenuto l’ennesima stretta da due paesi influenti nelle economie internazionali, per regolarizzare un settore che sembra essere andato a ruota libera.

Dopo le intercessioni di Italia, Gran Bretagna e Germania, in termini di controllo sulle piattaforme atte alla gestione del comparto, prima fra tutte Binance, ci si aggiungono altri e due paesi. In una panoramica globale vi è da ricordare la negativa ingerenza statale da parte della Cina, impegnata in una vera e propria battaglia alle token.

La stretta alle criptovalute da parte degli stati si espande in tutto il globo

Un po' di persone ad Hong Kong per una protesta sull'estradizione
Alcune persone con in mano la bandiera cinese ad Hong Kong durante una protesta (GettyImages)

Per quanto riguarda il nostro paese, la repressione per la piattaforma Binance è avvenuta tramite un comunicato ufficiale della Consob di ieri. “Le criptovalute non possono essere gestite dal Gruppo Binance”, lasciano trapelare in termini di stretta al comparto. Ad aggiungersi a questa diffida ci sono state la Lituania e Hong Kong, con il paese baltico che ha condannato un’affiliata di Vilnus per agire senza licenza.

Se si prendesse in esame, invece, il paese cinese, si fa sapere che i controlli sul web saranno molto più serrati che in passato. Questo va ad intensificare la lotta cinese alle divise digitali, viste come una macchina atta a favorire l’evasione fiscale di grandi investitori.

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Una ‘trappola’ che ha sfavorito quasi tutte le token

Alcune persone sventolano la bandiera lituana
Un po’ di persone con una bandiera piccola della Lituania (GettyImages)

Gli stati sembrano rispondere alla forte incidenza delle criptovalute nei mercati azionari mondiali. Ovviamente, non ci sono soltanto notizie negative e stati pronti alle strette più accese, ma anche molti altri paesi favorevoli a questo settore.

In particolare, El Salvador e altri paesi sudamericani hanno iniziato a riconoscere nazionalmente le token. Altri paesi invece evitano di puntare su questo comparto dall’alta volatilità e a suon di comunicati ufficiali sembrano affossarlo in termini di valutazioni. Le risposte arrivano però da alcune grandi aziende, fra cui la Apple, e personaggi influenti, tra cui Elon Musk, che di recente si è riavvicinato ai Bitcoin nel caso puntassero sull’ecologia.

 

Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.

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