Bitcoin, pesante accusa negli Usa: panico tra utenti e non solo

Gli investitori dei Bitcoin sono in forte allerta, una immensa istituzione Usa mette in bilico le attività svolte con la criptovaluta.

Donald Trump vicino a una bandiera americana
Una bandiera degli Stati Uniti d’America e il vecchio presidente Donald Trump (GettyImages)

Ancora una volta, le criptovalute sono finite sotto ‘l’occhio del ciclone’. Questa volta, si tratta di un occhio molto vigile però, visto che i Bitcoin sono stati ‘ammoniti’ gravemente dal ministero del tesoro Usa.

Questo ha creato agitazione in tutti i comparti del settore, con dei balzi eclatanti sul mondo borsistico. Il globo della finanza tutto è ormai in forte fermento e le insidie sono sempre dietro l’angolo. Chissà quale altra dichiarazione, anche dopo le recenti di Elon Musk, possa rovinare l’andamento dei token.

Cosa è successo fra il ministero del tesoro Usa e i Bitcoin

Una macchina che permette di fare trading
Un dispositivo che permette di fare trading con i Bitcoin (GettyImages)

Ciò che preoccupa il pianeta economico-istituzionale statunitense è molto chiaro. In particolare, tramite un comunicato ufficiale, pubblicato dal ministero del tesoro degli Usa, è arrivato un attacco diretto ai Bitcoin.

L’accusa deriva dal fatto che le criptovalute non sono facilmente rintracciabili e controllabili. Ciò potrebbe portare molte persone ad evadere le tasse e sembra sia già stato fatto più di una volta.

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La soluzione e le ripercussioni del problema

Il premier statunitense Biden
Il presidente degli Stati Uniti d’America Biden (GettyImages)

Dopo il recente mercoledì nero dei Bitcoin, causato dalle affermazioni di Elon Musk, vi era stata una netta risalita nei valori di mercato della criptomoneta. Le dichiarazioni ufficiali arrivate dal ministero del tesoro, però, hanno stoppato questa crescita. Anzi, hanno prodotto una perdita di ben 10 punti percentuali dei BTC.

A subirne gli effetti negativi, sono state anche altre criptovalute, con Ethereum, la principale rivale dei Bitcoin, in primis. La perdita per quest’ultima è stata di quasi il 18% del valore sul mercato. Ad ora, sembra che entrambe le token si siano riprese, pareggiando la precedente stima.

La soluzione trovata dagli strateghi ministeriali, sembra essere quella di far dichiarare qualsiasi acquisto di criptovalute che superi i 10 mila euro. L’opinione pubblica resta vigile, per poter comprendere al meglio se questa situazione possa essere superata grazie a questa decisione.

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