Elon Musk scarica Bitcoin ma gli costa caro: non è più il secondo più ricco al mondo

Le dichiarazioni di Elon Musk sui Bitcoin hanno portato al crollo della moneta virtuale. Ripercussioni anche sulla sua ricchezza

Una vettura Tesla
Una vettura Tesla (getty images)

In seguito alle dichiarazioni del numero uno di Tesla sui Bitcoin di qualche giorno fa, si è verificato un crollo delle quotazioni della moneta considerata la criptovaluta per eccellenza. La retromarcia di Tesla sui pagamenti in Bitcoin, che non saranno più accettati per l’acquisto delle autovetture, ha avuto però degli effetti anche sulle tasche di Elon Musk, che ora iniziano ad essere visibili.

Infatti se il crollo dei Bitcoin che ne è conseguito è stato pari ad un -15%, il Co-fondatore di Tesla ha subito una perdita pari al 24% del suo patrimonio. Ricordiamo che a gennaio Musksi si era brevemente seduto sul trono dei paperoni.

Nel corso dell’ultimo trimestre del 2020, infatti le azioni di Tesla erano salite superando il valore di 800 dollari, spinte probabilmente dal record di consegne ottenuto dal costruttore americano. E grazie a questo ennesimo record del valore delle azioni, Elon Musk aveva raggiunto unaltro importante traguardo che lo incoronava “l’uomo più ricco del mondo”. Buttando giù dal gradino più alto del podio Jeff Bezos, il fondatore di Amazon. Oggi però come anticipato, la situazione è cambiata.

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Musk e il suo patrimonio: il suo cinguettio gli è costato caro

dollari americani
dollari americani ( pexels)

Come riportato da Bloomberg, Musk non è più la prima persona più ricca del mondo dopo Jeff Bezos, ma occupa ora la terza posizione. E’stato infatti scavalcato dal presidente di LVMH, ovvero Louis Vuitton, Bernard Arnault, che conta una fortuna complessiva pari a 161,2 miliardi di dollari. Musk invece, stando alle ultime stime, ha un patrimonio pari a 160,6 miliardi di dollari.

Il suo cinguettio sull’abbandono dei Bitcoin gli è costato caro. Di certo non può twittare a cuor leggero, considerando che può spostare flussi di denaro e criptovalute velocemente. La scorsa settimana, il suo post su Twitter ha generato un’ondata di panico quando ha lasciato intendere che Tesla avrebbe messo in vendita tutti i suoi Bitcoin. Un equivoco che ha dovuto poi chiarire, con un altro tweet di smentita.

Ma Musk è in grado, con le sue dichiarazioni, sia di togliere che di dare spinta all’economia reale e virtuale. Sempre la scorsa settimana, mentre decretava il crollo dei Bitcoin rimettendoci poi di tasca sua, ha invece dato una spinta ad un’altra moneta.

Parliamo del Dogecoin che ha origine da un meme ed ha inciso il volto del cane giallo divertente che impazza da anni sull’internet. Musk ha affermato di essere al lavoro con gli sviluppatori del token per mettere a punto un sistema che migliori l’efficienza delle transazioni.

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