Dario Argento, maestro dell’horror, ha una paura impensabile: Gli rende la vita difficile

Tra i registi più apprezzati del cinema italiano compare di sicuro Dario Argento. Anche lui, maestro dell’horror, ha una paura insospettabile

Dario Argento
Dario Argento (Gettyimages)

Il cinema italiano nel corso del tempo ha avuto la fortuna di avere tanti maestri, registi che hanno saputo scrivere la storia del grande schermo grazie a peculiarità straordinarie all’interno di contesti ben specifici. Insomma, il cinema di genere anche in Italia ha avuto la possibilità di ritrovare volti iconici, in grado di elevare il nostro paese anche a livello internazionale.

Se è vero che il cinema nostrano ha avuto grande notorietà grazie alla classica “commedia all’italiana”, o i film “spaghetti western”, c’è anche chi ha saputo elevare un genere molto particolare, che in Italia ha pochi maestri in grado di potersi ritenere tali per il modo con cui hanno trattato questo particolare genere. Parliamo degli horror, che negli Usa ma anche in oriente hanno saputo storicamente trovare dei rappresentanti eccelsi.

Ma anche in Italia abbiamo il nostro maestro, di un genere cosi particolare che al giorno d’oggi raccogliere milioni di appassionati in tutto il mondo. Parliamo ovviamente di Dario Argento, uno di quelli che ha scritto pagine importanti del nostro cinema.

Stare qui ad elencare la sua filmografia sarebbe riduttivo e non renderebbe giustizia ad un personaggio cosi importante. Eppure, ci sono delle pellicole alle quali poi anche tanti altri si sono ispirati, anche a livello internazionale, per provare a rimarcare uno stile che, però, resta assolutamente inimitabile.

Dario Argento e l’ultimo “omaggio”

Ovviamente ci sono dei film che hanno reso Dario Argento celebre in tutto il mondo. Tra i suoi lavori più noti compare di sicuro la ‘Trilogia degli animali‘ (composta da ‘L’uccello dalle piume di cristallo’, ‘Il gatto a nove code’ e ‘4 mosche di velluto grigio’, gli ultimi due venuti alla luce nel 1971.

Poi ancora un classico come ‘Profondo rosso‘, tra le pellicole più acclamate di Dario Argento. E poi ancora la trilogia de ‘Le tre madri’, composta invece da ‘Suspiria’, ‘Inferno’, e ‘La terza madre’.

E proprio Suspiria, un altro dei suoi grandi capolavori, è stato oggetto di un remake diventato quasi un omaggio allo stesso argento. Nel 2019, infatti, è stato Luca Guadagnino a riportare alla luce una storia molto intensa, ridando cosi luce a ‘Suspiria‘.

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Dario Argento e quella paura insospettabile

Eppure, anche un maestro del brivido come Dario Argento possiede i suoi scheletri nell’armadio, paura come ogni essere umano. Cosi è stato proprio lui, ai microfoni della rivista ‘Grazia’, a rivelare un particolare retroscena.

“Ho paura del buio come di tante altre cose normali. Ma di notte sono perseguitato da pensieri più profondi, da incubi che hanno poco a che fare con il reale. Sono visioni, allucinazioni”, le parole del regista.

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