Caso smog a Torino: scattano le indagini

A Torino gran caos è nato in seguito ai dati relativi allo smog nella città piemontese: scattate ora le indagini della Procura.

GettyImages-torino smog (1)
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La città di Torino sta attraversando un periodo caotico a causa dei dati riguardanti l’emergenza smog, emersi dopo l’ultimo aggiornamento. Nel 2020 sono stati ben 98 i giorni con i valori dell’inquinamento dell’aria che hanno superato il tetto massimo. Una statistica che ha reso Torino maglia nera, davanti a Venezia (88 giorni) ed infine Padova (84).

A tal proposito è partita quindi un’indagine della procura per studiare e comprendere al meglio i dati con il sindaco di Torino, Chiara Appendino, coinvolto, così come gli esponenti della stessa Regione. Andiamo a scoprire i dettagli dell’indagine e cosa potrebbe accadere.

Torino, i dati sempre più drastici

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La pandemia non frena l’emergenza smog tant’è che nel report Mal’Aria, sono numerose le città che per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria si rendono protagoniste in negativo. La classifica è realizzata in base alle città fuorilegge per il superamento dei limiti giornalieri previsti per le polveri sottili. Inoltre, tiene anche conto dei valori medi, da non superare, suggeriti dalle Linee guida dell’organizzazione mondiale della Sanità che stabilisce in 20 microgrammi per metro cubo (µg/mc) la media annuale per il Pm10 da non superare.

Alcuni anni fa è partita un’inchiesta nei confronti della Regione Piemonte e del Comune di Torino. In particolare, sono stati rivolti avvisi di garanzia ai vertici istituzionali di questi ultimi. Ci fu una denuncia in merito all’inquinamento dell’aria a carico di un privato. Ora, con i dati nuovamente allarmanti, la Procura vuole vederci chiaro.

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Partite le indagini: coinvolta Chiara Appendino

GettyImages-chiara appendino
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Nell’esposto il cittadino, nello specifico, rimproverava la Regione ed il Comune di non interessarsi al problema di inquinamento ambientale sulla città di Torino. Quando avvenne la suddetta segnalazione, alla guida della Procura vi era ancora Armando Spataro, il quale aveva affidato una consulenza ai carabinieri del Noè. Pertanto, l’avviso di garanzia sarebbe rivolto all’attuale sindaca Chiara Appendino ed Alberto Cirio, Presidente della Regione.

La sindaca Appennino ha così commentato la notizia: “Il lavoro di questa Amministrazione a difesa della qualità dell’aria, dell’ambiente e della sostenibilità è sotto gli occhi di tutti. Gli sforzi e le iniziative messe in campo in questi anni ci sono stati riconosciuti anche a livello europeo. Porteremo tutto il lavoro svolto le iniziative intraprese a difesa della qualità dell’aria sul tavolo del magistrato che sta svolgendo le indagini“.

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