Non c’è pace nella Regione Lombardia con la vaccinazione che procede a rilento e la Lega che si trova a schierarsi contro Gallera.
La Lombardia si trova al momento nel caos con un’emergenza sanitaria da contagio da Coronavirus da gestire. Uno scenario che appare molto problematico per chi dovrebbe invece garantire la sicurezza nel territorio maggiormente colpito dal virus. I numeri della prima ondata infatti hanno acceso la ‘lampadina‘ sulla situazione sanitaria a Milano e nel resto del territorio regionale.
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Ciò che sta poi accadendo durante la seconda ondata di contagi rende il tutto ancor più buio, con la campagna vaccinale che stenta realmente a prendere il via e Gallera messo alle strette dalla Lega. Il partito politico starebbe infatti pensando a decisioni drastiche considerata la gestione dell’emergenza non idilliaca dello stesso assessore.
Campagna vaccinale a rilento in Lombardia
“Abbiamo preparato un’agenda. Il 31 era l’ultimo giorno dell’anno, poi ci sarebbero stati tre giorni di festa. Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa“: queste le parole dell’assessore al Welfare che hanno lasciato tutti senza parole ed hanno praticamente gettato nella polemica lo stesso Gallera.
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Le accuse di Gallera nei confronti di chi è già partito nella campagna vaccinale hanno risuonato poi come un’autentica beffa: “Agghiacciante la classifica delle regioni che finora hanno vaccinato più persone, per non parlare di quelle regioni che hanno fatto la corsa per dimostrare di essere più brave di chissà chi”.
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Gallera scaricato anche dalla Lega
Quest’ultime frasi hanno di conseguenza agitato la Lega che pensa di sfiduciarlo: “Le dichiarazioni dell’assessore non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia“. Insomma, si profilano tempi duri per lo stesso Gallera, il quale si trova in Forza Italia, ma che non gode della fiducia praticamente di nessuno.
Una situazione che rischia di sfuggire di mano e che potrebbe di conseguenza portare la Lombardia a nuovi ed ennesimi ritardi che non sono consentiti nella lotta contro un virus già di difficile interpretazione. Vedremo se lo stesso Gallera, ormai sfiduciato soprattutto dalla Lega e che non gode di buon apprezzamento da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, saprà rialzarsi o sarà costretto ad andar via.
