Dpcm: ecco spiegato in dettaglio cosa si può e non si può fare

Pubblicato il nuovo Dpcm: Ecco quello che si può e non si può fare durante queste festività natalizie. Tante le perplessità

Giuseppe Conte firma il Decreto Natale

Il nuovo decreto che regolerà le festività natalizie  è finalmente arrivato. La conferenza stampa che tutti aspettavamo con tensione è andata in onda verso le 21:30 di qualche giorno fa.

E per quanto Giuseppe Conte abbia cercato di essere chiaro, il contenuto non è stato facile da comprendere. Tra divieti e piccole modifiche al decreto precedente, il popolo italiano non ha ancora ben chiaro cosa si potrà o non si potrà fare.

Il Presidente del Consiglio ha illustrato le nuove misure per il contrasto e di mantenimento dell’emergenza da covid-19 introducendo alcune novità.

Il Provvedimento mantiene la diversificazione delle restrizioni, già adottata dal Dpcm 3 novembre 2020, nelle tre aree gialla, arancione e rossa, corrispondenti ai differenti livelli di criticità nelle Regioni del Paese.

È un sistema che si sta rivelando efficace”, aveva dichiarato Conte durante la conferenza stampa e che permette di adottare misure adeguate e proporzionali all’effettivo livello di rischio dei territori, evitando quindi un lock-down generalizzato che sarebbe molto penalizzante per tutto il Paese sia in termini economici che sociali”.

Al fine di scongiurare una nuova impennata della curva del contagio quindi, per il periodo natalizio il Dpcm ha introdotto ulteriori restrizioni anche nelle aree gialle.

Proviamo allora a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.

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Dpcm: nel dettaglio di cosa si tratta

Decreto Natale

Dal 21 dicembre al 6 gennaio vietato ogni spostamento tra regioni e da/per le province autonome di Bolzano e Trento, compresi quelli per raggiungere le seconde case fuori regione.

Torna la suddivisione in colori del paese, da nazione gialla nei giorni del 24-25-26-27-31 Dicembre 2020 e 1-2-3-5-6 Gennaio 2021 l’Italia tornerà ad essere zona rossa.

In questi giorni si ragionerà quindi come nel Lock-down dello scorso Marzo:

Consentiti gli spostamenti per motivi di lavoro, salute e necessità.

Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e quella all’aperto ma solo in forma individuale.

Saranno aperto supermercati, alimentari, Farmacie e Parafarmacie, edicole, tabaccherie e lavanderie, parrucchieri e barbieri.

Rimarranno invece chiusi negozi, Centri estetici, Bar e Ristoranti che potranno usufruire solo del servizio d’asporto fino alle ore 22 e alle consegne a domicilio senza restrizioni.

Nei giorni 28 29 e 30 l’Italia torna ad essere arancione :in questi giorni saranno consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune. Dai piccoli Comuni (fino a 5mila abitanti) in un raggio di 30km senza poter andare nei Comuni capoluoghi di provincia ci si potrà spostare per raggiungere le seconde case anche se al di fuori del proprio comune ma restano comunque vietati gli spostamenti tra regioni.

I negozi ritorneranno ad essere aperti fino alle ore 21.

Chiunque sarà sorpreso a non rispettare tali regole andrà in conto ad una salata multa dai 400 ai 1000 euro.

 

 

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