Achille Lauro, farà un duetto con un cantante molto particolare

Achille Lauro, oltre ad essere un grande artista sul palco ha un cuore grande.  Duetterà con un cantante particolare

Arriva il 4 dicembre su tutte le piattaforme streaming e negli store “1920 – Achille Lauro & The Untouchable Band”. Dopo “1969” e “1990”, il nuovo side project di Achille Lauro chiude la trilogia con otto tracce, tra brani inediti e riedizioni in pieno ritmo jazz anni 20, un dialogo tra passato e presente, l`improvvisazione più ricercata e cover, come “My Funny Valentine”, “Tu vuo` fa` l`americano” e “Jingle Bell Rock”.

Big party, paillettes, black swing, gessati, Chicago, vecchi Gangster italo-americani, questo è il mood del nuovo side project di Achille Lauro.

 

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Achille Lauro, noto al grande pubblico per i suoi look eccentrici sanremesi e per le sue canzoni, una fra tutte: Rolls Royce in qualità di artista e di uomo, inciderà una canzone con un chef-cantante veramente speciale.

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Achille Lauro canterà con Andrea Palumbo, giovane malato di Sla

Achille Lauro duetterà con Paolo Palumbo
Achille Lauro duetterà con Paolo Palumbo

Lo scorso febbraio, la sua voce un po’ metallica — lui l’aveva definita “da casello autostradale” — aveva incantato tutti. Il pubblico dell’Ariston e milioni di persone che seguivano il Festival da casa hanno inserito Paolo Palumbo nella storia di Sanremo.

Ora l’aspirante chef diventato cantante dopo che la Sla lo ha costretto su una carrozzina, torna con un nuovo brano, «Quella notte non cadrà», in radio dal 27, in cui duetta con Achille Lauro.

“Enrico Melozzi (il produttore del brano) ha preso i miei vecchi audio di Whatsapp, di quando ancora avevo la voce“, spiega Palumbo. “Li ha sintetizzati e ha creato un software che mi permette di cantare live e non con una voce meccanica qualsiasi, ma con la mia voce, quella che avevo prima della malattia”.

Una magia. Ma anche l’ennesima volta che il cantante supera una barriera che pareva invalicabile: “È sempre qualcosa di artificiale — si schermisce —, ma questo software ha ricostruito fedelmente la mia voce in tutti gli aspetti compreso il mio timbro”.

Nel testo della canzone,  c’è l’invito a restare sempre un po’ bambini: “Sono convinto che se tutti noi affrontassimo alcune esperienze della vita con la loro innocenza, tutti staremmo molto meglio”.

È orgoglioso di aver potuto collaborare con Achille Lauro: “Con lui c’è un rapporto di grande stima e profondo rispetto: è un artista unico, che lascia un segno forte. Le sue sono performance dove regna l’arte”.

Quando ha visto quelle dell’ultimo Sanremo “sono rimasto a bocca aperta, mi ha incantato il suo talento nel dare un senso a ciò che cantava, ho capito che c’era un significato profondo dietro le parole, dietro i costumi e dietro il suo modo di interpretare l’esibizione. Sta facendo la storia. Io non posso che inchinarmi ed essere orgoglioso di questa collaborazione, resa possibile grazie al maestro Melozzi”.

 

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