Consigli per la rivolta: appare sul web il vademecum per gli scontri di piazza

Consigli per la rivolta, diffusi dai ‘professionisti degli scontri’, ecco cosa fare durante le manifestazioni violente. Appare sul web il vademecum da mettere in atto nelle piazze durante le proteste. Digos e Polizia Postale sulle tracce dell’autore.

consigli rivolta
Manifestazione anti-Dpcm Web Source

Consigli per la rivolta‘. L’hanno chiamato proprio così, il testo che racchiude tutti i segreti per mettere le città a ferro e fuoco senza essere individuati o arrestati.

Fino ad ora l’autore, o gli autori, del vademecum per le proteste violente non è noto. Ma la Digos e la Polizia Postale hanno dato il via ad un’attività di monitoraggio per individuare i responsabili dell’incitamento alla rivolta apparso sul web.

Il vademecum arriva dopo le manifestazioni, che sono mutate in disordini, dello scorso 26 ottobre. Erano cominciate come proteste pacifiche contro il Dpcm, sono però sfociate in violenza e scontri tra vari gruppi di manifestanti e la polizia.

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Chi ha realizzato la lista di consigli ha inoltre spronato i lettori a stampare la ‘to do list’ e di distribuirla come fosse un volantino. Inutile sottolineare il potenziale pericolo di istigare a comportamenti simili una nazione davvero in difficoltà. Il malcontento è generale, così come la preoccupazione e spesso anche la disperazione, ma la violenza non è mai la soluzione.

E scendere in piazza come consiglia il vademecum significa voler andare a creare tensioni e disordini. Ora che vi elencheremo le raccomandazioni contenute della lista capirete perchè:

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Manifestazione contro il Dpcm Web Source

Consigli per la rivolta:

Copri sempre il volto, sempre!” è il primo ‘prezioso’ invito del vademecum. Ed è subito chiaro che la priorità per i ‘rivoltosi’ è NON essere riconoscibili e non rivelare la propria identità. Altri consigli riguardano l’oscuramento dell’identità del manifestante:

  • Indossa sempre i guanti, così da non lasciare impronte
  • Indossa vestiti non appariscenti, colori scuri e non riconoscibili
  • Non usare vestiti che abbiano marchi o scritte riconoscibili
  • Non diffondere sui social foto o video che ti riconducono alla manifestazione
  • Non rilasciare interviste e stai lontano dalle telecamere

L’ultimo consiglio probabilmente è il peggiore: “Se ti arrestano non infamare, non credere alla polizia, non avrai sconti di pena“.

La gravità di questo invito sta nella sua stessa sostanza: il richiamo all’omertà, la stessa che tante volte nel mondo ha fatto da spartiacque tra giustizia e criminalità.

 

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