La festa anti-Dpcm al Just Cavalli: zero mascherine e balli scatenati

Nel famoso locale milanese Just Cavalli si è svolta una festa anti-Dpcm, gli invitati non indossavano la mascherina e si sono scatenati in balli di gruppo. Tutti in pista in barba alle norme prescritte dall’esecutivo per contenere il contagio da Coronavirus.

Festa Just Cavalli
Festa Just Cavalli Fonte: Instagram

Il party di Just Cavalli contro l’ulteriore stretta alla ristorazione:

Bandite le mascherine, dimenticato il distanziamento sociale, azzerate le misure anti contagio. E’ così che si è svolta la festa anti-Dpcm di Just Cavalli, che ha avuto come location l’esclusivo locale milanese sulla Torre Branca, all’interno di Parco Sempione.

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Sono molte le proteste che vengono dal mondo della ristorazione in seguito all’uscita dell’ultimo Dpcm. La chiusura anticipata alle ore 18 è una stretta che i locali non possono permettersi. Molti rischiano di chiudere per non riaprire.

Si parla di un solo mese di restrizioni al momento, ma poi? Nessuno sa come evolverà la situazione e nessuno può sapere se il 24 novembre, data prevista per la scadenza del decreto, questi sacrifici saranno poi utili e si potranno allentare le misure.

Della stessa idea è evidentemente la dirigenza del Just Cavalli, che ha deciso di invitare nel famoso ristorante oltre cento persone. Seguendo il motto ‘no alla chiusura‘ gli ospiti si sono divertiti, senza rispettare una sola regola anticontagio. Nei video postati dai commensali su Instagram si vedono tavoli numerosi, mascherine abbassate o assenti e balli scatenati.

La riflessione sulla festa contro le chiusure anticipate dei ristoranti:

Festa Just Cavalli
Festa Just Cavalli Fonte: Instagram
Seppur il messaggio possa essere condivisibile, ossia che per il settore della ristorazione le misure introdotte dal nuovo Dpcm sono una batosta che in pochi potrebbero sostenere, la modalità con cui si è svolto il party è profondamente errata.Per avere tutt’altro effetto la festa avrebbe dovuto dimostrare quanto i ristoranti e i bar si siano impegnati per adeguare i propri spazi e le proprie abitudini al rispetto delle norme.

Questo ha richiesto molti sforzi ma al tempo stesso ha permesso alle attività di restare aperti in sicurezza.

Nella festa di Just Cavalli si è invece, purtroppo, solamente dato sfogo all’anarchia e al contagio.

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