Dpcm, ristoranti e bar chiusi dopo le 18: è protesta!

Il nuovo dpcm redatto da Giuseppe Conte scatena la protesta di ristoratori e proprietari di bar. Da domani infatti la chiusura sarà effettiva dalle ore 18.00 in poi. Una misura che potrebbe creare non pochi problemi economici.

Bar e ristoranti chiusi alle 18 – web source

Il nuovo dpcm letto in diretta da Giuseppe Conte ha già creato le sue polemiche, infatti bar e ristoratori devono chiudere obbligatoriamente dalle ore 18.00 con perdita economica importante per via della serata dove si effettuano i maggiori introiti. Inoltre l’aumento del ricorso allo smart working di fatto fa crollare anche l’attività all’ora di pranzo e quindi alla riduzione dei guadagni. Senza contare il fatto che i distanziamenti e la riduzione dei tavoli che portano ulteriormente ad altra riduzione.

Presto ci saranno delle risposte dal Governo, di certo qualcuno dovrà dare una mano a ristoratori con tanti dipendenti da pagare. Antonio Misiani, ministro dell’economia, ha parlato a Rtl sottolineando: “Vogliamo dare il contributo in automatico, senza bisogno di fare domande a tutte le imprese che l’hanno già avuto. Stiamo pensando poi di ampliare la platea, sforando quello che è il limite di cinque milioni di fatturato, quindi anche alle imprese maggiori. Ci sarà una differenziazione tra chi terrà aperto fino alle 18.00 e chi invece sarà chiuso per tutta la giornata”.

Interventi immediati

Gli interventi saranno immediati. Sono sei le misure in arrivo. Ci sarà il contributo a fonde perduto con cassa integrazione per i lavoratori interessanti. Ci sarà credito d’imposta per chi è in affitto e rinvio del pagamento dell’Imu. L’aiuto per i lavoratori non dipendenti dei settori in questione ci sarà una mensilità ulteriori legata al reddito di emergenza.

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Si lavora per abbreviare il passo con misure immediate che saranno puntuali. Lo aveva già ribadito Giuseppe Conte nell’ultima conferenza stampa quando aveva parlato del Dpcm e aveva spiegato come fosse necessario a questo punto calarsi all’interno delle realtà anche più piccole.

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