L’analisi Altroconsumo valuta qualità, sicurezza e prezzo delle passate di pomodoro: come scegliere il prodotto migliore per la tua cucina
La passata di pomodoro rappresenta un ingrediente imprescindibile della cucina mediterranea, fondamentale per la preparazione di sughi autentici e saporiti che accompagnano le paste italiane. Se molti preferiscono la versione fatta in casa, altri si affidano a prodotti confezionati, ma qual è l’eccellenza tra le passate di pomodoro disponibili sul mercato?

L’associazione Altroconsumo ha recentemente condotto un’analisi dettagliata, testando diverse marche e stilando una classifica aggiornata, che riserva alcune sorprese soprattutto in termini di rapporto qualità-prezzo.
Altroconsumo e la classifica aggiornata delle passate di pomodoro
L’indagine di Altroconsumo, effettuata a giugno 2025, ha coinvolto numerosi prodotti in commercio, mettendo in luce come il prezzo non sia sempre indicativo della qualità. Infatti, due marche si sono posizionate in vetta alla classifica: una di queste rappresenta una vera sorpresa, poiché oltre a offrire un prodotto di ottima qualità, presenta anche un costo inferiore rispetto ai brand più rinomati. Questa scoperta ribadisce un principio spesso sottovalutato dai consumatori: non è necessario spendere cifre elevate per portare in tavola una passata di pomodoro eccellente.

L’analisi di Altroconsumo ha preso in considerazione diversi fattori, tra cui la consistenza, il gusto, la dolcezza naturale, la presenza di eventuali additivi e la pulizia del prodotto, ovvero l’assenza di impurità o parti indesiderate. Tra i prodotti testati, alcuni marchi storici hanno confermato la loro reputazione, offrendo passate equilibrate e dal sapore autentico, mentre altre marche meno note hanno stupito per la qualità sorprendentemente alta e per il prezzo contenuto.
Per comprendere meglio il valore di tali prodotti, è utile distinguere la passata di pomodoro da altre preparazioni a base di pomodoro. La passata è ottenuta attraverso la passatura dei pomodori maturi, che vengono selezionati, scottati o cotti brevemente e quindi setacciati per eliminare bucce e semi. A differenza della salsa di pomodoro, che prevede una cottura più lunga e l’aggiunta di ingredienti come aglio, cipolla o olio, la passata si presenta come un prodotto più semplice, ma ricco di gusto e con una consistenza vellutata.
La normativa italiana, come specificato nell’articolo 24 della legge n. 154 del 2016, distingue la passata dalle conserve di pomodoro, che possono contenere pezzi interi o pelati. Rispetto alla polpa di pomodoro, la passata è più fine e omogenea, mentre il concentrato si caratterizza per una densità maggiore dovuta alla concentrazione.
Secondo le linee guida del Ministero della Salute, è fondamentale eseguire correttamente la pastorizzazione per evitare rischi legati a contaminazioni, in particolare al botulismo alimentare. La pastorizzazione prevede di bollire i vasetti contenenti la passata per un tempo proporzionato alla loro dimensione (ad esempio, 30 minuti per vasetti da 250 g). Solo dopo questo processo e il raffreddamento si può essere certi che si sia creato il sottovuoto, condizione essenziale per la sicurezza e la durata della conserva.
Va tuttavia sottolineato che la produzione domestica, sebbene molto apprezzata per il sapore autentico e la freschezza, non può garantire le stesse condizioni di sicurezza delle produzioni industriali, che adottano rigorosi controlli e procedure standardizzate.
L’indagine Altroconsumo sottolinea quindi l’importanza di una scelta consapevole, che non si basi esclusivamente sul marchio o sul prezzo ma che consideri anche i risultati di test indipendenti. La passata di pomodoro rimane un pilastro della dieta mediterranea, e saper individuare un prodotto di qualità a un prezzo accessibile è un vantaggio non solo per il portafoglio, ma anche per il palato.