Leon Vitali si è spento all’età di 74 anni: è stato per anni l’assistente personale di Stanley Kubrick, risultando decisivo in alcune scelte.
Un altro tristissimo lutto scuote il mondo del cinema, che già ha dovuto fare i conti con una serie di addii molto dolorosi. Nelle scorse ore è infatti venuto a mancare Leon Vitali, attore che è diventato famoso soprattutto per il ruolo di Lord Bullingdon nel film Barry Lyndon (del 1975) di Stanley Kubrick. La notizia della morte di Leon Vitali è stata resa pubblica nella giornata di domenica dai suoi familiari, anche se l’apprezzato artista è deceduto due giorni prima, venerdì 19 agosto.
Leon Vitali – il cui vero nome era Alfred Leon, ndr – era nato il 26 luglio 1948 nel Regno Unito da una famiglia di origine italiana. Studiò all’Accademia di musica e arti drammatiche di Londra prima di lanciarsi come attore.
Il suo debutto sul grande schermo avviene nel 1973 con il film Si può essere più bastardi dell’ispettore Cliff?, una pellicola girata in Italia con protagonista un poliziotto senza scrupoli che si infiltra in un’organizzazione di trafficanti di droga.
L’incontro con Kubrick decisivo per la sua carriera
Sempre negli anni ’70 Leon Vitali fa parte del cast di molte serie televisive britanniche, ma è l’incontro con il celebre regista Stanley Kubrick a segnare un momento decisivo nella sua carriera. Dal 1974, anno del loro incontro, Leon Vitali diviene assistente personale di Kubrick e collabora ad alcuni dei film di successo del regista con scelte rivelatesi decisive.
Ad esempio, fu proprio Leon Vitali a scegliere il bambino Danny Lloyd che interpretò il ruolo del piccolo Danny Torrance nel leggendario Shining. Inoltre, l’attore appena scomparso si occupò del casting di Full Metal Jacket come responsabile.
“Questi annunci non sono mai facili, ma questo ci ha colpito particolarmente – si legge sull’account ufficiale di Stanley Kubrick – È con la massima tristezza che dobbiamo dirvi che il talentuoso, fedele e pilastro di un gran numero di film di Kubrick, Leon Vitali, si è spento serenamente la scorsa notte“.
Avevano collaborato insieme anche a Eyes Wide Shut (1999), l’ultimo film di Kubrick: in quell’occasione Vitali recitò la parte di Red Cloak, il leader della misteriosa setta in cui si infiltra Tom Cruise.
“Ho trascorso più tempo con lui che con la mia famiglia quindi parlare di lui è come parlare di me. Rimpiango il tempo perso con i miei figli, ma ho scoperto la magia di creare un film“, aveva detto Leon Vitali in un’intervista del 2019, parlando proprio di Kubrick.
Dopo la morte del maestro, Leon Vitali si fece supervisore dei restauri dei suoi capolavori, dalle immagini fino agli elementi sonori.
