Samy Youssef ed il racconto drammatico: “Pensavo di morire”

Samy Youssef  si racconta e senza filtri confessa il suo dolore più grande: “Pensavo di morire”. Il suo racconto spiazza tutti

Ospite di “Verissimo“, il celebre Samy Youssef racconta il drammatico racconto e lascia senza parole pubblico e conduttrice. Infatti durante l’ultima puntata del salottino più celebre del palinsesto televisivo, il grande Samy ha raccontato di quella volta in cui ha avuto veramente paura di morire.

Samy Youssef

Come i fan più attenti sapranno l’ex concorrenti del “Grande Fratello Vip” già durante la messa in onda del reality aveva svelato i drastici dettagli del suo visaggio a bordo di un barcone per giungere qui in Italia al età di 15 anni.

Ho convinto mio padre e a mia madre avevo raccontato che sarei andato da mia zia a Il Cairo“, aveva raccontato il giovane che con le sue parole ed ancora visibilmente provato aveva fatto commuovere l’intero pubblico. Ecco i dettagli.

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Samy Youssef: il tragico racconto

Samy Youssef a “Verissimo”

Sono stato 15 giorni nel deserto dentro uno stanzino con 60 persone senza poter aprire le finestre perché la polizia ci avrebbe potuto arrestare. Non entravamo in bagno perché con 60 persone non era così semplice“.

Ci hanno poi caricato su un camion come se fossimo stati delle pecore“, continua Samy “ci hanno coperti fin quando siamo arrivati al punto della partenza. Era la prima volta che vedevo il mare nella mia vita, mi sono spaventato“.

Samy ricorda perfettamente di quando è dovuto salire a bordo del gomone che l’avrebbe portato sul barcone: “Eravamo in 20 dove ce ne entrano 4, non si respirava. Poi durante i 9 giorni di viaggio ho avuto mal di mare, il quarto giorno avevamo perso la speranza, pensavo di morire“.

Per fortuna per lui ed altri pochissimi giovani quel viaggio ebbe un lieto fine ed oggi al ricordo di quei giorni di speranza e paura commenta: “Solo venti persone sono arrivate, io per fortuna mi sono salvato perché la corrente mi mandava avanti, sono arrivato in spiaggia e sono scoppiato a piangere.”

“La prima cosa che ho fatto è stata chiamare mia madre per dirgli che ero vivo“, conclude il giovane che da quel momento in poi ha lottato per farsi strada qui nel nostro paese ed oggi, con una carriera da modello ben avviata, sostiene i suoi genitori anche economicamente.

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