Lillo Petrolo racconta l’esperienza devastante: “Ho pensato di morire”

L’attore comico Lillo Petrolo racconta la sua esperienza in cui ha rischiato di morire. Ecco come sta.

 

Lillo Petrolo è un attore romano conosciuto per il duo Lillo & Greg. All’inizio del 2021 è diventato famoso grazie al programma Lol – Chi ride è fuori, in cui ha fatto molte gag che sono diventate virali. Oltre ad essere un attore, è un conduttore radiofonico e autore televisivo. Un’altra passione che lo affascina è la musica. Infatti, nel 2017 ha fondato la band Lillo & i Vagabondi.

Lillo Petrolo
Lillo Petrolo (immagine presa dal suo profilo Instagram)

Nel corso di un’intervista con Marco Liorni nel programma Italia Sì in onda su Rai Uno, Lillo Petrolo si è lasciato andare a qualche confidenza. In particolare, ha raccontato il drammatico momento in cui ha pensato di morire. Ecco cosa ha rivelato.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Pasquale Petrolo in arte Lillo e i gravi problemi alimentari: “Ho temuto di svenire”

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Katia Follesa e la terribile rivelazione fatta: “Il mio cuore è malato…” | Ecco come l’ha scoperto

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Claudio Gregori in arte Greg: ecco cosa faceva prima di essere famoso

Lillo Petrolo ha rischiato di morire: ecco il motivo

Lillo Petrolo
Lillo Petrolo (Instagram)

Nel corso dell’intervista a Marco Liorni, Lillo Petrolo ha confessato di aver contratto il Covid-19 l’anno scorso e di aver avuto gravi sintomi che lo hanno costretto a essere ricoverato in ospedale. Ad essere contagiata c’era anche la moglie, ma è l’attore che ha avuto la peggio.

“Tutto quello che poteva darmi di brutto me l’ha dato dalla febbre altissima ai dolori per arrivare alla polmonite. Sono stato in ospedale con la polmonite bilaterale e anche tre giorni in terapia intensiva. Me la sono vissuta al massimo della negatività. Mia moglie, invece, per fortuna ha avuto solo piccoli sintomi” ha confessato.

E continua: “In terapia intensiva non sono arrivato al casco, ero a uno step prima. Ero con le cannule al naso e con l’ossigeno al massimo. Se fossi peggiorato ancora, sarei passato al casco”. Ammette che il personale sanitario ha fatto la differenza nel suo percorso di guarigione: “Mi ha dato molta forza il rapporto con gli infermieri, spesso scherzoso. Questo scherzare con loro, sdrammatizzare, mi ha dato la forza di guarire. A un certo punto ho rischiato la depressione, ho rischiato di abbattermi quando ho visto che peggioravo sempre con il respiro e loro mi hanno aiutato tantissimo. È una malattia che ti rende solo. Anche sentirmi con mia moglie con il cellulare è stato fondamentale. Quando sei lì, hai una paura fot**ta. Pensi alla morte. Quando vai in terapia intensiva pensi proprio: ‘Oddio, potrei non farcela’. Io avevo l’abitudine di abbassare la mascherina per respirare meglio, ora non lo faccio più”.

Impostazioni privacy