Mentre nel web impazzano, da tempo, le fazioni per gli amanti dello zucchero di canna e non, la scienza ne chiarisce le differenze.
Quante volte è capitato di vedere persone non volere, assolutamente, un prodotto? Questo avviene quando alcune persone fanno una scelta in base alle conoscenze proprie e la stessa cosa succede per tutti quelli che non vogliono lo zucchero se non è di canna.
Di solito, le persone che preferiscono il prodotto grezzo pensano di farlo per uno scopo prettamente salutare. Però, alcuni esperti sembrano confutare questa teoria ed i dati difficilmente li smentiscono.
Gli elementi diversi fra lo zucchero di canna e quello sbiancato
Quello che contraddistingue il dolce materiale che versiamo a cucchiaini nel caffè o nel thè, sono le sue proprietà energizzanti e caloriche. La molecola dello zucchero, sia di canna che non, è uguale in entrambe le varianti. Si tratta del saccarosio che, comunque, fornisce le stesse calorie per grammo (all’incirca 4).
La differenza essenziale sembra consolidarsi in una proprietà, la melassa, che quello sbiancato, perché purificato, non possiede. Questo elemento si distingue per i minerali che possiede, ma sono in bassissima quantità per poter portare benefici consistenti. Essenzialmente, ciò che rende il sapore diverso dello zucchero di canna, con un aroma differente dall’altro, è proprio la proprietà sopra citata.
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— La Stampa TV (@LaStampaTV) May 21, 2019
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Gli esperti impegnati nella ricerca scientifica per far apprezzare entrambe le varietà
Lo zucchero, sia bianco che grezzo, deriva dalla canna o dalla barbabietola. Anche in questo caso non ci sono differenze fra questi prodotti commestibili. “Quello raffinato deriva dalla purificazione dal grezzo”, fanno sapere i ricercatori del Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.
Invece, l’Usda, Dipartimento dell’agricoltura americano, fa sapere che “la quantità di minerali presenti nel grezzo non porta grandi benefici, è soltanto ancora pieno di elementi naturali”. In poche parole, la lavorazione dello zucchero non gli toglie tanti effetti benefici e se lo fa è, relativamente, troppo poco per poter rendere lo zucchero di canna più salutare dell’altro.
