Vittoria Puccini, bloccata dalle brutta situazione: “Mi si fermava il respiro”

Vittoria Puccini confessa di aver vissuto una brutta situazione a causa di un problema di salute. Ecco di cosa si tratta.

 

Vittoria Puccini è un’attrice originaria di Firenze che ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema grazie a Tutto l’amore che c’è, per la regia di Sergio Rubini. Ma il successo lo ha ottenuto grazie al ruolo di attrice protagonista in Elisa di Rivombrosa, fiction di Cinzia TH Torrini che le è valso il premio Telegatto come personaggio femminile dell’anno.

Vittoria Puccini
Vittoria Puccini al suo arrivo al Festival di Venezia – Getty Images

Proprio sul set di Elisa di Rivombrosa ha conosciuto l’attore Alessandro Prezioso, con il quale iniziò una storia d’amore durata anni, da cui ha avuto una figlia. Da alcuni anni ha una relazione con Fabrizio Lucci, direttore di fotografia di alcuni film e fiction. In pochi sanno che è la cugina della speaker radiofonica di Radio Deejay La Pina.

Inoltre, l’attrice ha confessato di aver sofferto di un problema di salute per un bel po’ di tempo. Ecco di cosa si tratta nel dettaglio.

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Vittoria Puccini confessa di aver sofferto di attacchi di panico: ecco cosa è successo e come sta ora

Vittoria Puccini
Primo piano di Vittoria Puccini – Getty Images

L’attrice ha confessato nel corso di un’intervista a F che in passato ha sofferto di attacchi di panico. Vittoria Puccini è di solito molto restia nel parlare della sua vita privata, ma questa volta ha voluto fare un’eccezione. “È accaduto dopo aver interpretato una ragazzina borderline nella miniserie C’era una volta la città dei matti, il giorno dopo ero già sul set di Baciami ancora. Evidentemente non avevo avuto il tempo di smaltire la tensione fisica” ha raccontato.

Ha poi aggiunto: “La notte balzavo dal letto e mi si fermava il respiro”. Sono parole che lasciano trasparire tutta la sofferenza provata in quel periodo. Ora l’attrice sta meglio e parla di quel periodo con serenità. Sono in molti a soffrire di attacchi di panico, non solo all’interno del mondo cinematografico. Alcuni hanno risolto con la psicoterapia o training autogeno, in altri casi, non è stato necessario l’intervento di un professionista.

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