Terence Hill e l’abbandono dell’Italia: “Il ruolo di uno stupratore…”

Terence Hill racconta per la prima volta il suo dolore, quel momento in cui dovette abbandonare l’Italia: “Quando un potente produttore…”

 

Terence Hill

Il celebre attore, che ha fatto ridere generazioni intere, torna a raccontarsi alle telecamere. Senza filtri Terence Hill infatti racconta uno dei momenti più brutti della sua vita: la morte del figlio Ross avvenuta nel 1990 a causa di un grave incidente stradale in Massachusetts.

Da quel momento in poi l’attore ha affrontato diverse difficoltà che lo hanno portato come sappiamo ad una lunga assenza dal piccolo schermo, e dopo 10 anni di assenza, ecco che arriva anche la verità su quegli anni bui per Terence Hill ed il finale che nessuno si aspettava.

La perdita del figlio per l’attore è stata dura da digerire e forse tutt’ora non ne è ancora uscito completamente. Come potrebbe mai farlo. Ad ogni modo proprio in quel momento così difficile per lui, fu costretto a far fronte ad un nuovo problema: ecco i dettagli.

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Terence Hill: la confessione

L’attore Terence Hill

Terence in una recente intervista ha confessato i dettagli dell’accaduto, la situazione costrinse l’attore a mettere seriamente in discussione la sua carriera,  volendo essere lontano dai set mentre il dolore  lo logorava Terence Hill vicino al collasso ha dovuto far fronte ad un produttore che l’ha minacciato.

Dopo aver passato dei momenti indimenticabili con il figlio Ross, l’attore si trova dunque a dover pensare ad abbandonare la carriera a causa della sconvolgente minaccia da parte di un produttore che aveva le intenzioni di distruggere la sua carriera come raccontato dallo stesso quando decide di mettersi in gioco sul set di “Don Matteo”.

Quando un potente produttore mi ha chiamato per il ruolo di uno stupratore minacciando di distruggere la mia carriera in caso di rifiuto, ho capito che era ora di partire, di continuare a fare l’attore ma per la mia strada. Presi moglie e figli, caricai la station wagon e mi ritrovai in Massachusetts. Era la stupenda estate indiana di Stockbridge, sembrava il paradiso. Solo più tardi ho scoperto che d’inverno si gela e la vita è meno idilliaca di come era apparsa la prima volta”.

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