Caos Bitcoin, un altro Stato ha imposto il blocco

Un altro Stato ha deciso di imporre il blocco dei Bitcoin. Scopriamo di quale Paese si tratta. 

Stand Bitcoin
Stand di Bitcoin in una convention – Getty Images

I Bitcoin sono una delle criptomonete più influenti a livello mondiale. Anche se esistono altre crypto, il loro predominio è sicuramente imbattibile. La loro fortuna è dovuta anche ai numerosi volti noti che hanno dato lustro a questa moneta che prima era poco conosciuta o considerata non affidabile. Tra questi ricordiamo Mike Tyson, Lionel Messi, ma anche Snoop Dogg e molti altri.

Nelle settimane precedenti è comparsa la notizia che Elon Musk, magnate della casa automobilistica Tesla, abbia rinunciato ai Bitcoin a causa del loro impatto ambientale che mal si configura con quella che è la filosofia della sua azienda, da sempre attenta alle emissioni di CO2 nell’aria.

Ora uno Stato ha deciso di bloccare l’utilizzo di Bitcoin. Il motivo richiama molto la decisione di Elon Musk. Scopriamo di chi si tratta di seguito e perché ha preso questa posizione.

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Chi è lo Stato che ha deciso di bloccare i Bitcoin?

Bandiera dell'Iran
Bandiera dell’Iran – Getty Images

Nelle scorse settimane il mining dei Bitcoin ha causato numerosi blackout in tutta la nazione dell’Iran, per questo motivo lo Stato ha deciso di bloccare questa attività. Quindi, niente più mining di Bitcoin in Iran. Il divieto è entrato in vigore ora e lo sarà fino al 22 Settembre del 2021.

Il mining richiede ingenti fonti di energia elettrica e, visto che sono presenti ben cinquanta centri che si occupano di questo in tutto lo Stato, ha provocato blackout in molte città. C’è da ricordare che la maggior parte delle attività di mining del Paese è illegale. Su quest’ultimo dato incide il fatto che l’elettricità sia diffusa a tariffe davvero irrisorie e anche la siccità sta dilaniando il Paese e ha reso le centrali idroelettriche prive di fornitura.

Si parla, quindi, del 85% di attività illegale. Ora l’Iran sta cercando di mettere in campo delle misure per contrastare questo fenomeno. Ha arruolato delle spie per indebolire questo illecito e scoprire chi sono i colpevoli. Non resta che attendere ulteriori sviluppi su questa vicenda, anche se il settore dei Bitcoin ne risentirà sicuramente all’interno del Paese.

Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.

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