Facebook punta a riprendere mercato: le funzioni cambieranno per sempre

Il social media più famoso al mondo sta per compiere una vera e propria rivoluzione che cambierà per sempre la sua modalità di utilizzo 

Mark Zuckerberg
Mark Zuckerberg (getty images)

Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha deciso di intraprendere un percorso  rivoluzionario che cambierà l’utilizzo del social. Si sta affidando alla realtà aumentata per regalare agli utenti di Facebbok una esperienza ancora più performante. L’azienda di Zuckemberg ha infatti rivelato di lavorare ad un ambizioso progetto sulla realtà virtuale, che è oramai il futuro dell’informatica. L’idea è di realizzare un braccialetto intelligente al posto di mouse e monitor.

Dopo anni di ricerche, l’azienda Facebook ha svelato il suo impegno per la creazione di un gadget sperimentale da portare al polso. Probabilmente andrà ad interagire con gli occhiali a realtà aumentata, in fase di creazione grazie alla collaborazione con Luxottica. Già l’anno scorso Facebook aveva annunciato il “Project Aria“, un laboratorio che avrebbe lavorato alla prima generazione di dispositivi indossabili a realtà aumentata.

Anche per questo, a Menlo Park in California è nata Facebook Reality Labs, la divisione del social che si occupa di realtà virtuale. Non solo, Facebbok ha acquistato CTRL-Labs, la startup che lavora sui dispositivi indossabili capaci di elaborare i segnali del cervello per interagire attraverso interfacce di realtà aumentata. Il nuovo braccialetto è l’evoluzione di quel lavoro.

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Con i braccialetti via mouse e schermi touch

le potenzialità della realtà aumentata
le potenzialità della realtà aumentata (pexels)

Con i bracciali a realtà aumentata riusciremo a scrivere su ogni superficie. L’apparecchio, spiega Facebook, sfrutta l’elettromiogafia. Traduce i segnali nervosi motori che dal cervello viaggiano verso la mano passando per il polso, in comandi digitali per far funzionare un dispositivo. Il riconoscimento è molto preciso e in futuro, sarà persino possibile percepire anche solo l’intenzione di muovere un dito, spiega l’azienda. Inizialmente, le interazioni possibili saranno limitate. Per esempio, sarà possibile sostituire il “click” del mouse e il tocco sullo schermo, facendo toccare pollice e indice per premere un pulsante virtuale.

Sono i “primi passi” che potranno portare a movimenti più avanzati, come toccare e muovere oggetti virtuali. Thomas Reardon, neuroscienziato di FRL, Facebook Reality Labs, ha spiegato che l’obiettivo è consentire alle persone il controllo diretto della macchina con le interfacce neurali. Questo è possibile grazie ai segnali del sistema nervoso periferico, ossia dei nervi al di fuori del cervello responsabili del movimento delle mani e delle dita. L’azienda sta cercando di risolvere gli ultimi problemi tecnici, soprattutto quelli legati all’etica e alla privacy che questa tecnologia inevitabilmente pone.

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