Recovery Plan: ecco il primo effetto dei ritardi dell’Italia

L’Europa cambia i patti e toglie miliardi dall’Italia a causa dei ritardi nella presentazione del Recovery Plan. Vediamo nel dettaglio cosa significa questo per il nostro Paese.

GettyImages parlamento europeo
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Il ritardo della presentazione del Recovery Plan da parte dell’Italia sta già provocando le prime conseguenze: l’Unione Europea ha deciso di rifare i conti e all’Italia spetta un sostanzioso taglio.

Ad annunciarlo è il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, nominato dal Governo Draghi, che per la prima volta parla in pubblico. Sono molti i temi su cui il Ministro si deve concentrare per far quadrare i conti e trovare entro fine Aprile un accordo. Per questo motivo ha deciso di affidarsi alla società di consulenza McKinsey, che ha scatenato polemiche dall’opposizione. Franco si difende dicendo che la loro consulenza riguarda aspetti prettamente metodologici, ma l’azienda non ha accesso a nessuna informazione riservata. Le decisioni finali spettano sempre a lui.

UE riduce il fondo a disposizione per il Recovery Plan in Italia

ripresa economica covid (web source)
ripresa economica covid (web source)

Secondo quanto riferito da Daniele Franco, l’Unione Europea ha deciso di tagliare i fondi del Recovery Plan per l’Italia. Il taglio ammonta a 4 miliardi. Si passa, quindi, dai 196 miliardi di euro iniziali ai 191,5 miliardi attuali.

Domani ci sarà l’incontro con il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta a Palazzo Chigi, insieme ai capi dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. L’obiettivo è quello di costruire un progetto che porti all’aumento del Pil di almeno il 3%. Se tutto va bene, i primi fondi dovrebbero arrivare dopo l’estate 2021.

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Brunetta: “Puntare sul capitale umano”

brunetta – gelmini (getty images)

Il Ministro Brunetta che coadiuva insieme al Ministro dell’Economia il piano per il Recovery Plan ha anticipato i punti salienti su cui il Governo Draghi intende agire. Innanzitutto, bisogna abbandonare il blocco dei turnover e dei contratti. Altro tema caldo sono le assunzioni. Le azioni del Governo nelle prossime settimane mirano a sbloccare i concorsi, modificare i sistemi di reclutamento e costruire percorsi specifici per specialisti.

La Pubblica Amministrazione deve dotarsi di personale tecnico e amministrativo capace di gestire i fondi del Recovery Plan. Per questo motivo, saranno reclutati economi, ingegneri e tecnici che permetteranno di rendere operativi i progetti. Lo scopo è quello di abbassare l’età media dei lavoratori nella Pubblica Amministrazione.

Un tema spinoso che deve affrontare il nuovo Ministro dell’Economia è quello del cashback, poiché tutti i partiti politici chiedono di rivederlo, ad eccezione del Movimento 5 Stelle. Si chiede di spostare i fondi alle famiglie e alle imprese in necessità. Inoltre, per contrastare i furbetti si sta cercando di attuare un cambiamento nel sistema di calcolo del premio di 1500 euro previsto ogni sei mesi.

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