Gerry Scotti è uno dei volti più iconici della televisione e con un passato in radio, ma la sua carriera inizialmente era totalmente diversa
Gerry Scotti è uno dei conduttori più famosi della tv. Di lui sappiamo praticamente tutto, sia per quanto riguarda la sua vita privata che le sue passioni, a dimostrazione della sua importanza.
Non molto tempo fa ad esempio siamo venuti a conoscenza del fatto che è finalmente diventato nonno, ma non solo. Ha avuto l’onore di veder dato il suo nome alla bambina che dunque si chiamerà Virginia. Gerry ovviamente è solo uno pseudonimo usato per lo spettacolo, il vero nome è Virginio.
Nella sua lunga carriera è stato protagonista di tantissimi show, soprattutto quiz a premi di cui è diventato un’icona. Se dovessimo elencare tutti gli spettacoli da lui condotte non basterebbe questa pagina a descriverlo.
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Uno dei più famosi e più legati alla sua figura è ovviamente “Chi vuol essere miliardario” versione pre euro, divenuto poi “Chi vuol essere milionario”, la sua carriera però cominciò in un modo totalmente differente e inaspettato.
Gerry Scotti icona di radio e televisione, ma cosa c’era prima?
Siamo abituati a vedere zio Gerry nei soliti panni del conduttore, ma la sua leggendaria carriera l’ha visto primeggiare anche in altri campi. Oltre alla conduzione infatti lo abbiamo visto protagonista di diverse pellicole che però non hanno raggiunto una fama paragonabile a quella da conduttore.
Andando a ritroso la sua carriera cominciò, come per molti, in un ambito totalmente diverso. I primi passi nel mondo dello spettacolo infatti li mosse negli studi radiofonici, riuscendo ad affermarsi a livello nazionale.
Ciò che forse non molti sanno riguarda il periodo antecedente a questo, in cui il conduttore vestì dei panni che mai vi aspettereste. Alla fine degli anni 80 Gerry non si occupava di letterine e concorrenti bensì di politica.
Nel 1987 alle elezioni politiche fu candidato al collegio di Milano alla camera dei deputati tra le file del partito socialista guidato da Bettino Craxi e venne eletto deputato con più di 9.000 preferenze.
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ùScotti parla molto raramente della sua esperienza politica e quelle poche volte che lo fa non nasconde che per lui è stata un’esperienza negativa, non avendola potuta svolgere al meglio e non avendone ricavato stimoli. Durante il suo mandato parlamentare infatti si fece notare soprattutto per le assenze.
