Flavio Briatore a Dubai: vuole esportare il Made in Italy

L’imprenditore milionario Flavio Briatore, in viaggio a Dubai con il figlio Nathan, prepara nuovi colpi di scena ed importanti affari economici

 

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Ormai è cronaca di tutti i giorni parlare di Flavio Briatore e della sua fine del matrimonio con Elisabetta Gregoraci, delle sue scappatelle con personaggi più o meno noti del mondo dello spettacolo e del suo rapporto con il figlio Nathan di solo 10 anni.

Ma come Flavio Briatore è diventato un uomo di successo e uno tra gli uomini più potenti d’Italia?

Genitori insegnanti, una carriera scolastica assai zoppicante (bocciato due volte e poi arrivato al diploma da geometra da privatista), sperimenta varie strade: prima maestro di sci, poi gestore di ristoranti (ne compra uno che chiama Il Tribüla, in piemontese “colui che fa fatica”, come viene soprannominato da giovane), poi ancora assicuratore e altro, è l’arrivo a Milano e la frequentazione degli ambienti della Borsa a portare fortuna al giovane Briatore.

Soprattutto l’incontro con Luciano Benetton. Apre diversi franchising del brand Benetton, facendo rapidamente carriera nel gruppo di Ponzano Veneto. Poi arriva la passione per la Formula 1, “non uno sport, ma un business” dice. Entra a pieno titolo nella scuderia Benetton e agli inizi degli anni Novanta ottiene prima l’incarico di direttore commerciale e poi di direttore esecutivo, trasformando la scuderia in un team estremamente competitivo. Quando nel 2001 la Benetton viene ceduta alla Renault, Briatore viene assunto come direttore esecutivo della nuova squadra: inizia così l’era Briatore in Renault.

LEGGI QUI>>> “Sei scappato a Dubai”: Ma Flavio Briatore si difende così.

Dopo una breve incursione nel mondo del calcio (tenta prima di acquisire, senza successo, il Palermo e poi compra con il patron della F1 Bernie Ecclestone il club inglese del Queens Park Rangers, riportandolo in Premier League nel giro di quattro anni), Briatore fa sempre più parlare di sé per la sua meravigliosa villa di Malindi, in Kenya, nel lussuosissimo resort Lion in The Sun. Passano da lì Silvio Berlusconi, Naomi Campbell e Heidi Klum (sue storiche fidanzate), Eva Herzigova, Fernando Alonso e moltissimi altri vip.

Amico intimo di Donald Trump, nel 1998 crea con il dj storico della movida della Costa Smeralda Max Correnti il marchio Billionaire. Inizialmente è solo la nota discoteca di Porto Cervo, frequentata da molti personaggi del jet set e dell’alta finanza italiana. Poi diventa anche una linea d’abbigliamento da uomo e gestione di eventi di lusso. Aprono Billionaire anche a Cortina, Montecarlo, Istanbul, Marbella, Bodrum, Baku e Dubai.

Nel 2015 crea anche una società di consulenza per viaggi di lusso, la Billionaire Travel.

Oltre al modello Billionaire Briatore si inventa anche i Twiga, locali super fashion a Marina di Pietrasanta e Montecarlo, e poi si lancia in tv vestendo i panni del “boss” della versione italiana di “The Apprentice” dedicato ad aspiranti manager. La sua ultima creatura è Crazy Pizza, catena di pizzerie a Londra, Montecarlo e Porto Cervo.

Flavio Briatore porta il Made in Italy anche a Dubai

In queste ore si è scoperto il perchè del viaggio nei Emirati Arabi di Flavio Briatore. L’imprenditore è lì per motivi di lavoro per stringere una nuova collaborazione.

Flavio Briatore e i suoi affari
Flavio Briatore e i suoi affari

A Dubai è nata Crazy Pizza. Anche lì, Flavione ha esportato la pizza napoletana più buona del mondo.

 

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