Trapattoni, parole che gelano il sangue: “Dovrebbero morire gli allenatori…”

Trapattoni parla della morte di Rossi che ha sconvolto tutti. In particolare l’ex CT della nazionale che rilascia una strana dichiarazione.

Giovanni Trapattoni (websource)

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Il Trap si sa è un personaggio schietto ed esuberante oltre che uno dei più importanti allenatori italiani della storia recente. È infatti uno dei mister più titolati a livello di club nonché al mondo.

Possiamo ricordarlo per aver allenato tutte le più importanti società del nostro campionato. Trapattoni è tra i pochi mister ad aver diretto sia la Juventus che il Milan che l’Inter. Tuttavia il Trap è riconosciuto anche a livello europeo, avendo allenato più volte i campioni tedeschi del Bayern Monaco, ma anche il Benfica ed il Salisburgo.

Oltre che per il calcio è un personaggio conosciuto per le tante divertenti interviste e dichiarazioni che lo hanno visto protagonista. Anche oggi non si è risparmiato, con un messaggio che è piaciuto ma che ha fatto anche discutere

Trapattoni e la morte di Paolo Rossi

Giovanni è tutt’ora una mente brillante sia a livello sportivo che umano. Tuttavia spesso trascende con le sue dichiarazioni che lasciano sempre sbigottiti.

Giovanni Trapattoni (websource)

Tante le dichiarazioni cha hanno strappato agli ascoltatori un sorriso, tra le più famose possiamo ricordare ad esempio quando disse: “La palla non è sempre tonda, a volte c’è dentro un coniglio” oppure “Non insegno chimere, le lascio a Sacchi. Icaro volava, ma Icaro era un pirla“, “Non possiamo fare i coccodrilli e piangere sul latte versato e sulle uova mangiate“. Maestro d’ironia oltre che di calcio.

Ma Giovanni è famoso anche per uscite molto dure ma che allo stesso tempo hanno fatto riflettere. Il mister quest’oggi ha voluto rendere omaggio a Paolo Rossi, storico calciatore della nazionale italiana venuto a mancare, ma il suo messaggio come spesso accade è andato un po oltre le righe. “Ciao Paolo… i giocarori non dovrebbero andarsene prima degli allenatori.

 

Un bellissimo messaggio, molto profondo da parte di uno dei più grandi mister della nostra storia ad uno dei più grandi attaccanti che hanno indossato la maglia azzurra, tuttavia forse insinuando che dovrebbero morire prima gli allenatori, il Trap ci ha ricordato quella parte di se mai conforme e sempre sopra le righe, figura che negli anni abbiamo imparato ad amare.

 

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