Non sarà il vaccino a far finire la pandemia: la soluzione è già nelle nostre mani

Non sarà il vaccino contro il Coronavirus, su cui riponiamo moltissime speranze, a sconfiggere definitivamente questa pandemia: la soluzione potremmo già averla e  un suggerimento arriva dal passato.

Pandemia
Lockdown Foto di Alexas_Fotos da Pixabay

Cronaca di una pandemia

Da dieci mesi conviviamo, chi meglio chi peggio, con il pensiero costante della pandemia da Coronavirus. Quando riguardava l’Oriente, non spaventava troppo, era lontana.

Quando invece è arrivata in Italia, primo Paese Occidentale a registrare dei casi di positività al Sars-Cov-2, la percezione collettiva e istituzionale è radicalmente cambiata.

La paura ha iniziato a diffondersi tra i cittadini.

L’esecutivo ha dovuto prendere provvedimenti drastici, non sempre compresi e ben accetti da parte della popolazione e degli enti locali.

Gli ospedali hanno vissuto uno stress mai provato, tanto che alcuni presidi sono stati chiusi per essere adibiti alla cura dei pazienti Covid.

E’ arrivato anche il lockdown, dopo decine di misure restrittive e provvedimenti.

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Dalla prevenzione alla psicosi:

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Lavaggio delle mani Foto di Mylene2401 da Pixabay

Questa situazione ha provocato in un’ampia fetta di popolazione un disagio notevole. L’ansia è talmente alta che alcune persone trovano ormai difficile uscire di casa con un briciolo di serenità.

Se da una parte si potrebbe considerare un bene il fatto che queste persone restino a casa proteggendosi, dall’altra questo fatto dovrebbe farci riflettere sull’approccio usato per arginare la pandemia.

Alcuni lo chiamano terrorismo, altri allarmismo, altri ancora esagerazione, la verità è che in alcune situazioni si è fatto gioco forza sulla vulnerabilità emotiva e questo ha condizionato la risposta di queste persone.

E’ giusto essere attenti, scrupolosi, seguire le misure di igiene delle mani ed utilizzo della mascherina.

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Ma il mondo non sta per esplodere, la pandemia finirà, come ci insegnano tutte le pandemie avvenute in passato.

Non tramutiamo l’attenzione per la prevenzione del contagio in psicosi collettiva perchè sarebbe un ulteriore colpo alla ripresa di questo Paese.

C’è chi disinfetta ogni superficie decine di volte al giorno, chi non vede nessuno da mesi e mesi, chi a stento riesce a varcare la soglia di casa.

Il Coronavirus è pericoloso e bisogna combatterlo con tutte le armi che abbiamo. Bisogna mettere in atto piani di adeguamento del sistema sanitario  in modo tale che sia in grado di accogliere e curare un maggior numero di pazienti.

Non bisogna invece lasciarsi fagocitare dalla paura, torneremo a vivere davvero.

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