Senegal, barcone prende fuoco a largo della costa: 140 morti

Naufragio di un’imbarcazione in Senegal che aveva al suo interno almeno 140 persone le quali sono tutte morte.

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barcone (web source)

Sono morte almeno 140 persone dopo che un’imbarcazione è naufragata in Senegal la scorsa settimana. A renderlo noto è l’Organizzazione Internazionale per le migrazioni (OIM). Uno dei naufragi più gravi nell’ultimo anno, con oltre 200 migranti che all’interno circolavano in cerca di una nuova vita.

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Secondo quanto riportato da alcune testate locali, le marine senegalesi e spagnole, e i pescatori che si trovavano nelle vicinanze, si sono salvati in 59, e recuperato i resti di altri 20. La nave è partita sabato 24 ottobre da Mbour, una città costiera nel Senegal occidentale, ed era invece diretta alle Isole Canarie.

Senegal: la dinamica dell’incidente

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L’imbarcazione si è capovolta nei pressi di Saint-Louis, sulla costa nord-occidentale del Senegal, dopo aver preso fuoco poche ore dopo la partenza. Afferma l’Organizzazione internazionale per le migrazioni: “Profondamente addolorata per questa recente tragedia – si legge in una nota – , che segue quattro naufragi registrati nel Mediterraneo centrale la scorsa settimana e un altro nella Manica”.

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A tal proposito viene richiesto che ci sia: Unità tra i governi, i partner e la comunità internazionale per smantellare le reti di traffico e contrabbando che sfruttano i giovani disperati”. Si vuol chiedere un sostegno per potenziare i canali per minare il modello di business dei trafficanti e prevenire la perdita di vite umane.

I dati sempre più preoccupanti

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Si conta che da settembre, l’Oim Senegal monitora le partenze e nel mese scorso ben 14 imbarcazioni con 663 migranti hanno lasciato il Senegal per le Isole Canarie. Di queste, il 26% ha subito un incidente o un naufragio. Numeri preoccupanti soprattutto perché per ogni naufragio ci sono persone che perdono di conseguenza la vita.

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Per quanto riguarda invece i dati raccolti dal Governo Spagnolo, dall’inizio di quest’anno sono stati registrati 11.006 arrivi nelle Canarie rispetto ai 2.557 nello stesso periodo dell’anno scorso. Il dato più alto si è però registrato nel 2006 quando si contarono oltre 32.000 arrivi. Numeri che sicuramente fanno riflettere e pensare sulla condizione al di fuori del confine italiano. Inoltre, conta il Missing migrants project dell’Oim, che ci sono almeno 414 persone morte lungo questa rotta finora nel 2020, rispetto alle 210 vittime dell’intero 2019.

 

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