Il governo italiano ha stanziato un fondo di 597 milioni di euro destinato a incentivare l’acquisto di auto elettriche nel biennio 2025-2026.
L’iniziativa, annunciata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, fa parte di un piano mirato a promuovere la mobilità sostenibile e a ridurre l’impatto ambientale del parco auto circolante nel Paese.

Il meccanismo di accesso agli incentivi per auto elettriche prevede un contributo variabile in base al reddito dei richiedenti. Il bonus massimo di 11.000 euro è riservato agli automobilisti con un ISEE fino a 30.000 euro, mentre chi ha un ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro può beneficiare di un incentivo di 9.000 euro. Inoltre, sono previsti contributi specifici per le microimprese attive nel trasporto merci, che potranno ottenere un rimborso pari al 30% del prezzo del veicolo, fino a un massimo di 20.000 euro.
Per accedere agli incentivi sarà necessario rottamare un veicolo con motore a combustione interna, presumibilmente fino alla normativa Euro 4, e acquistare un’autovettura 100% elettrica appartenente alla categoria M1, ovvero veicoli passeggeri fino a otto posti. Le imprese, invece, potranno acquistare veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 o N2.
L’erogazione dei contributi avverrà tramite una piattaforma online, attiva da settembre 2025, e sarà fondamentale presentare la documentazione ISEE aggiornata, verificare che il veicolo da rottamare sia idoneo e avere già scelto il modello di auto elettrica da acquistare, per evitare ritardi o esaurimento rapido dei fondi.
È importante sottolineare che non sono previsti incentivi per veicoli ibridi, mild hybrid, full hybrid o plug-in hybrid, poiché il programma mira a favorire esclusivamente una mobilità a emissioni zero.
Il contesto del mercato elettrico in Italia e le sfide ancora aperte
Nonostante l’investimento significativo, il mercato delle auto elettriche in Italia nel primo trimestre del 2025 rappresentava solo il 5% del totale delle immatricolazioni. Le ragioni di questa crescita lenta sono molteplici. Innanzitutto, i prezzi delle vetture elettriche rimangono elevati, rendendole un’opzione accessibile soprattutto a una nicchia di consumatori attenti all’ambiente e con disponibilità economiche medio-alte.
Inoltre, gli incentivi erogati negli anni passati sono stati percepiti come discontinuativi e poco incisivi, con un impatto più favorevole alle case automobilistiche in crisi produttiva che ai consumatori finali. Un altro problema di rilievo riguarda l’infrastruttura di ricarica: i tempi e le modalità di rifornimento sono ancora inadeguati rispetto a quanto avviene in altri Paesi, come la Cina, dove le tecnologie di ricarica ultraveloce permettono di ripristinare l’autonomia delle batterie in pochi secondi.
Questa situazione ha limitato la diffusione delle auto elettriche, nonostante la crescente consapevolezza ambientale e le politiche di decarbonizzazione adottate a livello europeo.

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dal 22 ottobre 2022, è una figura centrale nella definizione e nell’attuazione di questa strategia. Con una lunga esperienza politica e amministrativa, che spazia dal ruolo di vicepresidente della Regione Piemonte fino a parlamentare e viceministro dello sviluppo economico, Pichetto ha concentrato l’azione del ministero verso una transizione ecologica che contempli sia la tutela ambientale sia la sicurezza energetica nazionale.
Il Ministro ha sottolineato come il rifinanziamento degli incentivi auto 2025 rappresenti un cambio di passo rispetto agli anni precedenti, puntando direttamente sull’acquirente e non solo sulle infrastrutture, per accelerare il passaggio a una mobilità a zero emissioni. Il piano prevede inoltre che i veicoli acquistati debbano essere mantenuti per almeno 12 mesi, o 24 mesi se destinati al car sharing, per evitare speculazioni e garantire l’efficacia ambientale dell’intervento.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, attraverso i suoi canali ufficiali, invita i cittadini interessati a prepararsi con anticipo alla presentazione della domanda, per non perdere l’opportunità data dall’esaurimento rapido dei fondi. L’attesa è che, con questa nuova misura, si riesca finalmente a dare impulso significativo al mercato italiano dell’auto elettrica, allineandolo agli standard dei Paesi più avanzati.