È stato finalmente pubblicato il nuovo programma di incentivi per l’acquisto di veicoli nel 2025, inserito nel (PNRR).
Sebbene il Governo avesse inizialmente ipotizzato l’entrata in vigore degli incentivi già a settembre, le ultime comunicazioni indicano un possibile slittamento al mese di ottobre. L’obiettivo è sostenere il rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri favorendo l’acquisto di vetture a zero emissioni, con un sistema di ecobonus a fondo perduto.
Il decreto appena pubblicato definisce con precisione criteri e modalità per l’assegnazione degli incentivi, che rappresentano un passo importante nella strategia ambientale del nostro Paese. Il documento ufficiale, intitolato “Criteri e modalità per la concessione di incentivi a fondo perduto previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza – Programma di rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici”, raccoglie tutte le novità e conferma molte delle misure già anticipate nei mesi scorsi.

Tra le principali caratteristiche del nuovo Ecobonus si segnala una forte attenzione alla sostenibilità ambientale e alla modernizzazione del parco auto nazionale. L’incentivo è rivolto sia ai privati sia alle imprese e riguarda principalmente l’acquisto di veicoli elettrici puri, ma anche ibridi plug-in con specifiche caratteristiche tecniche e di emissioni.
In particolare, il decreto conferma la formula dell’incentivo a fondo perduto, ovvero un contributo economico diretto che non necessita di restituzione, differenziato in base alla tipologia di veicolo e al prezzo di listino. Viene mantenuta anche la possibilità di combinare l’ecobonus con la rottamazione di veicoli inquinanti, ottenendo così un sostanziale sconto sul prezzo di acquisto.
Novità e tempistiche di attuazione degli incentivi
Una delle novità più rilevanti riguarda la possibile estensione delle categorie di veicoli beneficiari degli incentivi, che potrebbe includere anche alcune tipologie di veicoli commerciali leggeri elettrici, ampliando così la platea di destinatari rispetto agli anni precedenti. Inoltre, sono previste modalità più snelle per la richiesta e l’assegnazione del contributo, volte a velocizzare le procedure e a evitare i rallentamenti registrati in passato.
Per quanto riguarda le tempistiche, il decreto non fissa una data precisa di entrata in vigore degli incentivi, lasciando intendere che l’avvio operativo potrebbe avvenire non prima di ottobre 2025. Questo ritardo è legato a questioni tecniche legate all’organizzazione e alla gestione delle risorse stanziate, ma anche alla necessità di garantire la massima trasparenza e correttezza nella distribuzione dei fondi.

Parallelamente all’evoluzione delle politiche italiane, anche altri Paesi europei stanno potenziando i loro programmi di sostegno alla mobilità elettrica. In particolare, il Regno Unito ha recentemente annunciato un nuovo pacchetto di incentivi per le auto elettriche, rafforzando così la sua strategia per la decarbonizzazione del settore trasporti. Questo clima di competizione e collaborazione internazionale spinge i governi a migliorare continuamente gli strumenti di incentivazione, mirando non solo alla riduzione delle emissioni ma anche alla promozione dell’innovazione tecnologica e alla crescita del mercato interno dei veicoli elettrici.
Il rafforzamento degli ecobonus in Europa testimonia l’impegno degli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea, con l’Italia che, attraverso il suo decreto, si allinea a questa tendenza contribuendo a creare un ecosistema favorevole alla mobilità sostenibile.