Auto elettriche: nuova importante scoperta rivoluziona tutto. C’è una batteria innovativa che segna un punto di svolta.
Una svolta epocale nel settore della mobilità elettrica arriva dalla Cina, dove un gruppo di scienziati ha sviluppato una nuova generazione di batterie agli ioni di alluminio che promette di rivoluzionare il mercato delle auto elettriche, superando limiti che finora hanno frenato la diffusione su larga scala di questi veicoli. La novità rappresenta un progresso tecnologico fondamentale, che potrebbe incidere profondamente sia sui costi sia sull’impatto ambientale della mobilità sostenibile.

La sfida della durata e della sostenibilità nelle batterie per veicoli elettrici
Il principale ostacolo delle attuali batterie agli ioni di litio è la loro rapida degradazione: dopo circa 1.000 cicli di ricarica la capacità energetica cala drasticamente, riducendo autonomia e affidabilità delle auto elettriche. Questo problema, unito al costo elevato e alla difficoltà nel reperire materie prime come il litio, ha spinto la ricerca verso nuove soluzioni.
Gli scienziati del Beijing Institute of Technology e della University of Science and Technology Beijing hanno realizzato una batteria agli ioni di alluminio con una durata straordinaria, superando i 10.000 cicli di carica/scarica mantenendo oltre il 99% della capacità originale. Questo risultato è stato possibile grazie a un innovativo elettrolita solido, ottenuto combinando un sale di fluoruro di alluminio con un elettrolita liquido ionico, che forma una struttura porosa tridimensionale stabile e altamente conduttiva.

Un ulteriore elemento chiave è il rivestimento protettivo sottile applicato agli elettrodi, che impedisce la formazione di cristalli di alluminio – fenomeno che nelle batterie tradizionali compromette l’efficienza e accelera il degrado. La combinazione di questi accorgimenti ha permesso di superare i problemi di corrosione e scarsa conducibilità che avevano limitato in passato le prestazioni delle batterie agli ioni di alluminio.
L’impiego dell’alluminio, elemento molto più abbondante e meno costoso del litio, si traduce in un significativo abbattimento dei costi di produzione rispetto alle tradizionali batterie agli ioni di litio. Inoltre, la maggiore durata e affidabilità riducono la necessità di sostituzioni frequenti, abbattendo i costi di manutenzione e aumentando l’accessibilità delle auto elettriche a un più ampio mercato.
Dal punto di vista ambientale, queste batterie rappresentano un passo avanti importante. L’assenza di materiali altamente infiammabili o tossici come alcuni composti al litio riduce l’impatto negativo associato alla produzione e allo smaltimento. Inoltre, grazie alla possibilità di recuperare fino all’80% del fluoruro di alluminio impiegato, il ciclo di vita delle batterie si fa più sostenibile, con un riciclo efficiente che potrà essere ulteriormente migliorato su scala industriale.
La sicurezza viene anch’essa potenziata: l’elettrolita solido impedisce fuoriuscite di liquido e la batteria resiste a perforazioni multiple senza comprometterne il funzionamento. I test dimostrano inoltre una stabilità termica fino a 200°C senza deformazioni o espansioni significative, caratteristiche fondamentali per l’uso in veicoli che devono garantire performance e sicurezza anche in condizioni estreme.
Il ruolo della Cina nella ricerca scientifica globale e il futuro della mobilità elettrica
Questa scoperta si inserisce nel contesto della crescente leadership della Cina nel campo delle materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Entro il 2030, infatti, la Cina sarà il principale produttore mondiale di laureati in discipline scientifiche, con un investimento in ricerca che raggiunge i 200 miliardi di dollari l’anno, secondo i dati OECD. Questo impegno ha permesso di attrarre e trattenere talenti di alto livello, favorendo innovazioni come quelle sulle batterie agli ioni di alluminio.
La nuova batteria non è solamente un risultato scientifico, ma un potenziale volano per la mobilità sostenibile globale. Se confermate e ottimizzate ulteriormente, queste tecnologie potrebbero abbattere le barriere economiche e tecniche che hanno finora limitato la diffusione delle auto elettriche, accelerando la transizione energetica e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del settore dei trasporti.