L’introduzione del sorpassometro rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa essere utilizzata per migliorare la sicurezza.
Nel cuore della Calabria, lungo la trafficata Strada Statale 18 Tirrena inferiore che attraversa il comune di Acquappesa, è stato attivato un innovativo sistema per il controllo delle infrazioni stradali: il sorpassometro. Questo dispositivo tecnologico rappresenta un passo avanti significativo nella lotta alle manovre di sorpasso vietate, una delle principali cause di incidenti stradali gravi nella zona.
Il nuovo sorpassometro è un sistema di rilevazione automatica che monitora in tempo reale le manovre di sorpasso non consentite. Installato e attivo dal 4 agosto 2025, in concomitanza con l’aumento del traffico estivo, utilizza una videocamera sopraelevata collegata a sensori posizionati sul manto stradale. Questa tecnologia consente di acquisire immagini video che coprono i cinque secondi prima e i dieci secondi dopo l’infrazione, oltre a fotografare la targa del veicolo coinvolto. Il materiale raccolto viene poi trasmesso via GPRS a una centrale di controllo, dove viene esaminato per escludere falsi positivi prima dell’emissione delle sanzioni.

Il sindaco di Acquappesa, Francesco Tripicchio, ha sottolineato l’importanza dello strumento: «La strumentazione è dotata di tutte le autorizzazioni necessarie, comprese quelle ministeriali, prefettizie e dell’Anas. Abbiamo scelto di attivarlo in questo periodo per rispondere al maggior flusso veicolare, garantendo così una maggiore sicurezza». L’amministrazione comunale ha infatti deciso di attendere gli ultimi aggiornamenti normativi per evitare rischi legali e assicurare l’efficacia e la correttezza del dispositivo.
Sorpassometro e contesto locale: una risposta a numerose infrazioni
Il tratto di Strada Statale 18 dove è stato installato il sorpassometro è noto per la sua pericolosità. Nel corso degli anni, sono state registrate molteplici infrazioni e diversi incidenti, anche con conseguenze gravi. Il sindaco Tripicchio ha evidenziato come questo punto sia particolarmente a rischio, poiché in entrambe le direzioni gli automobilisti sono spesso tentati da sorpassi azzardati e manovre spericolate per uscire dalla statale.
L’installazione del sorpassometro si integra con un altro sistema già presente ad Acquappesa, lo Scout Speed, dedicato al controllo delle violazioni dei limiti di velocità. Entrambi gli strumenti lavorano in sinergia per migliorare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti causati da comportamenti pericolosi.

Il sorpassometro non solo rileva l’infrazione senza la necessità della presenza fisica delle forze dell’ordine, ma punisce anche severamente chi mette a repentaglio la sicurezza stradale. Come previsto dalla normativa vigente, le multe per il sorpasso vietato possono variare da 80 a 1.272 euro, accompagnate dalla decurtazione da 2 a 10 punti sulla patente, con possibilità di sospensione in caso di violazioni gravi o recidive.
È importante sottolineare che la sanzione scatta solo nel momento in cui la manovra di sorpasso viene completata. Se l’automobilista, avvistando il sorpassometro, interrompe la manovra e rientra nella propria corsia, può evitare la multa. Questo aspetto rende il dispositivo anche uno strumento di prevenzione attiva, spingendo gli automobilisti a mantenere comportamenti più prudenti.
Il sorpassometro può essere impiegato sia in postazioni fisse sia mobili e viene utilizzato non solo su strade statali come la SS 18, ma anche su autostrade e tangenziali, specie per controllare l’uso improprio della corsia di emergenza, spesso utilizzata dagli automobilisti per eludere altri sistemi di controllo come il tutor.
Segnalazione obbligatoria e trasparenza
Come per gli autovelox, anche il sorpassometro deve essere segnalato adeguatamente per rispettare la normativa e garantire la trasparenza nei confronti degli automobilisti. La segnaletica specifica indica la presenza di un “tratto soggetto a rilevamento automatico per divieto di sorpasso” e deve essere posizionata a distanze variabili in base al tipo di strada: da un minimo di 80 metri nelle strade urbane fino a un massimo di 4 chilometri nelle autostrade e nelle strade extraurbane principali.
Questa obbligatorietà di segnalazione serve a informare gli utenti della strada della presenza del controllo elettronico, incentivando la guida responsabile e prevenendo multe ingiuste.