Velocità in autostrada, verso nuovi limiti: Italia ed Europa valutano cambiamenti decisivi. Tutto quello che c’è da sapere.
Il dibattito sui limiti di velocità in autostrada in Italia e in Europa torna al centro dell’attenzione, con un’attenzione crescente verso l’eventuale superamento del tradizionale limite dei 130 km/h. Le discussioni riguardano non solo le esigenze di mobilità e fluidità del traffico, ma soprattutto la sicurezza stradale e l’impatto ambientale.

Nuove prospettive per i limiti di velocità in autostrada in Italia
Attualmente, il limite di velocità previsto dal Codice della strada italiano per le autostrade è di 130 km/h, un valore che rispecchia quello adottato dalla maggior parte dei Paesi europei. Tuttavia, il nostro ordinamento prevede già la possibilità di innalzare tale limite fino a 150 km/h, ma solo su tratti autostradali con almeno tre corsie per senso di marcia e dotati di sistemi di controllo della velocità come i tutor, come stabilito dall’articolo 142 del Codice della strada.
Questa possibilità, tuttavia, non è stata ancora attuata su larga scala in Italia, principalmente per ragioni di sicurezza e ambientali. Molti tratti autostradali sono troppo vicini ai centri abitati, con limiti di velocità inferiori in vigore per contenere l’inquinamento acustico e atmosferico. Inoltre, il Paese registra purtroppo un aumento degli incidenti stradali, specialmente su autostrade e strade extraurbane, che rende prioritaria la sicurezza rispetto all’incremento della velocità massima.

Il quadro europeo presenta una situazione variegata. La Germania, ad esempio, ha eliminato i limiti di velocità su alcuni tratti autostradali, consigliando comunque di non superare i 130 km/h. Altri Paesi come Polonia e Bulgaria hanno innalzato il limite a 140 km/h laddove le condizioni lo permettono, mentre la Repubblica Ceca ha avviato una sperimentazione portando il limite fino a 150 km/h su un tratto di circa 50 km tra Tábor e České Budějovice, selezionato per la sua conformazione priva di curve e pendenze.
Anche la Grecia e il Regno Unito stanno valutando l’ipotesi di innalzare i limiti, seppur con prudenza e qualche riserva. Nel frattempo, in Olanda alcune sperimentazioni sono state scartate dopo un’attenta valutazione delle condizioni stradali.
Per quanto riguarda l’Italia, la riforma del Codice della strada avviata nel 2024 non ha previsto modifiche per alzare i limiti autostradali, sottolineando invece la necessità di migliorare la sicurezza e ridurre l’inquinamento. Proposte alternative, come la rimozione dei caselli autostradali per fluidificare il traffico, sono in fase di studio.
I limiti di velocità in autostrada nei diversi Paesi europei
In Europa, i limiti di velocità in autostrada variano sensibilmente:
- 130 km/h è il limite più comune, adottato da Austria, Grecia, Francia, Lussemburgo, Slovacchia, Paesi Bassi, Slovenia, Croazia, Romania, Danimarca e, ovviamente, Italia.
- 140 km/h è consentito in Polonia e Ungheria.
- Alcuni Paesi come Spagna, Svizzera, Finlandia, Svezia, Portogallo, Irlanda, Belgio e Turchia stabiliscono un limite di 120 km/h.
- Il Regno Unito limita la velocità a 112 km/h su autostrade e strade a doppia carreggiata.
- A Cipro e Malta i limiti sono ancora più bassi, rispettivamente di 100 km/h e 80 km/h.
- La Norvegia varia i limiti tra 80, 90 e 100 km/h a seconda delle strade.
- La Germania, infine, non impone un limite generale, ma raccomanda di non superare i 130 km/h.
Queste differenze riflettono diverse priorità in termini di sicurezza, infrastrutture e tutela ambientale.
L’Italia, con una rete autostradale molto sviluppata e una popolazione di circa 59 milioni di abitanti, si trova oggi di fronte a una sfida complessa: conciliare la sicurezza stradale, la mobilità efficiente e la salvaguardia ambientale. Il progressivo aumento degli incidenti stradali e le normative europee in tema di sicurezza e sostenibilità spingono verso una maggiore cautela.