In questi giorni d’estate, Rocío Muñoz Morales sceglie il cuore del Salento per ritrovare serenità, in un momento complesso della sua vita.
L’attrice e modella spagnola, nota per il suo legame con Raoul Bova, è stata immortalata mentre balla la tradizionale pizzica a piedi scalzi tra i vicoli del sud Italia, circondata dall’affetto di fan e turisti. Un’immagine di spensieratezza che sembra però in netta contrapposizione con la recente bufera mediatica che ha coinvolto la coppia.

Nel suo recente post social, Rocío ha scritto: «Puglia, sei una carezza al cuore», esprimendo così il conforto che questa terra le sta regalando in un momento di grande fragilità emotiva. La scelta di trascorrere le vacanze in Puglia non è casuale: il Salento, con la sua cultura, i suoi paesaggi e le sue tradizioni, rappresenta infatti un rifugio ideale per allontanarsi dalle polemiche e ritrovare un equilibrio interiore.
La crisi tra Rocío Muñoz Morales e Raoul Bova: i fatti
La vicenda che ha scosso la coppia, insieme da oltre un decennio e genitori di due figlie, è emersa da un podcast condotto da Fabrizio Corona, nel quale sono stati diffusi messaggi e registrazioni audio che avrebbero rivelato una presunta relazione tra Raoul Bova e la modella ventitreenne Martina Ceretti. Questo materiale privato, reso pubblico senza consenso, ha scatenato un terremoto mediatico nel mondo dello spettacolo italiano.
Raoul Bova ha risposto ufficialmente tramite il suo legale, l’avvocato David Leggi, affermando che la separazione da Rocío era già effettiva da tempo e che i due continuavano a collaborare esclusivamente per il bene delle figlie. Tuttavia, questa versione è stata contestata con fermezza dall’avvocato di Rocío, Antonio Conte, che ha dichiarato: «Rocío non è mai stata informata di alcuna separazione, ha appreso tutto dai media. Il suo unico pensiero ora sono le figlie».
Nel frattempo, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per tentata estorsione, a seguito della ricezione, da parte di Bova, di un messaggio anonimo che anticipava la diffusione dei contenuti compromettenti.

Nato a Roma il 14 agosto 1971, Raoul Bova è uno degli attori italiani più amati e riconosciuti a livello internazionale. Originario di una famiglia con radici calabresi e campane, Bova ha iniziato la sua carriera come nuotatore agonista, specializzandosi nel dorso, prima di dedicarsi completamente alla recitazione.
L’esordio televisivo risale al 1991, mentre il successo cinematografico arriva con il film del 1993 Piccolo grande amore, che lo consacra come protagonista sensuale e carismatico. Nel corso degli anni, Bova ha interpretato ruoli di rilievo in produzioni italiane e internazionali, tra cui Under the Tuscan Sun (2003), Alien vs. Predator (2004), e The Tourist (2010).
Oltre all’attività artistica, l’attore si è distinto per il suo impegno sociale. È stato nominato Ambasciatore di buona volontà della FAO nel 2010 e ha sostenuto numerose iniziative benefiche, tra cui la Croce Rossa Italiana. Durante la pandemia di COVID-19, ha messo a disposizione la sua masseria in Puglia per il supporto ai volontari e ha collaborato attivamente con la sua compagna Rocío per aiutare i più bisognosi nella capitale.
Nel corso della sua carriera televisiva, Bova ha interpretato personaggi di spicco, come il capitano dei carabinieri Roberto Di Stefano nella serie Ultimo, ruolo che ha ripreso anche negli anni recenti. Ha anche partecipato a serie internazionali, come Medici (stagione 2), dove ha vestito i panni di Papa Sisto IV, e nel 2019 ha recitato nella serie crime La Reina del Sur.
La storia d’amore tra Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales è iniziata nel 2013 sul set del film Immaturi – Il viaggio. Da allora, la coppia ha consolidato un legame che li ha portati a diventare genitori di due bambine. Nonostante le difficoltà recenti, il loro rapporto continua a essere al centro dell’attenzione mediatica.
Bova è noto anche per la sua riservatezza sulla vita privata, sebbene la sua relazione con Rocío sia stata pubblicamente riconosciuta e seguita dai media italiani e internazionali. La loro complicità si è manifestata anche nel sostegno reciproco durante l’emergenza sanitaria e nelle attività benefiche condivise.
Con oltre trent’anni di carriera alle spalle, Raoul Bova rimane una delle figure più rappresentative del cinema italiano contemporaneo, capace di unire talento artistico e impegno civile.