Buoni pasto, cambierà tutto da settembre: ecco chi è che ci guadagna davvero, tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza
Uno degli argomenti che inun periodo storico come questo lasciat tutti senza paorle, proprio per la sua complicità e il tema del risparmio è quello dei buoni pasto. L’opzione, infatti, prevede che sulle commissioni dei buoni pasto ci sarà un cambiamento decisivo a partire dal 1 settembre 2025. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta, tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza.
Nella società moderna, soprattutto a coloro che svolgono l’orario continuato a lavoro, viene previsto un sostentamento che fa proprio la differenza per la spesa di tutti i giorni: si tratta dei famosissimi buoni pasto, di cui si sente spesso parlare ma non si sa bene la valenza all’interno del mondo del lavoro.
Oggi, però, con la crisi economica e i problemi che ci sono i buoni pasto stanno assumnto un ruolo ancora più decisivo nonostante i cambiamenti che lasciano tutti senza parole. Infatti, è proprio di questo che andremo a parlarvi nel prossimo paragrafo.
Andiamo a scoprire tutti i dettagli dei cambiamenti previsti nei buoni pasto: ecco cosa sapere.
Buoni pasto, ecco cosa sta per cambiare: tutti i dettagli
Nonostante la forte crisi economica, le cose stanno per cambiare anche per quanto riguarda i famosi buoni pasto. Questi, infatti, portano un risparmio maggiore alle imprese che dal 1 settembre 2025 si trovano ad accettare i ticket on potranno superare il 5% del suo valore nominale.

Per un buono pasto da 8 euro, la commissione che sarà applicata non potrà superare 40 centesimi. Questa misura fa la differenza proprio perché fino a oggi le imprese che accettano buoni pasto, in alcuni casi, sono costrette a sostenere oneri sproporzionati, poiché impedisce di scaricare sugli esercenti gli oneri del sistema Buoni Pasto.
Così con questo nuovo metodo, le imprese che accettano buoni pasto come forma di pagamento. A molti la novità potrà essere scoraggiata solo un dettaglio tecnico, visto che le commissioni al 5% si applicano già per i ticket emessi quest’anno.
Quello che, però, fa riflettere è il cambio della commissione superiore al 5% del valore nominale del buono. Per i lavoratori, però, non cambia assolutamente nulla: il valore del buono rimane lo stesso a prescindere dalle commissioni.
I principali enti che ci guadagnano da questa nuova riforma sono bar, ristoranti ed esercenti perché spenderanno meno per incassare i buoni pasto.