Superbonus, ecco quanto si risparmia e a chi conviene davvero: tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza
Il Superbonus continua a rappresentare uno strumento fondamentale per incentivare la riqualificazione energetica e strutturale degli immobili in Italia, anche nel 2026. Tuttavia, con le modifiche normative e le nuove condizioni di accesso, è importante analizzare con attenzione quanto si risparmia con il nuovo Superbonus e a chi conviene realmente procedere con interventi di ristrutturazione nel prossimo anno.

Il Superbonus 110% mantiene la sua portata agevolativa, ma dal 2026 saranno operativi nuovi paletti per accedere alla detrazione fiscale. Le principali novità riguardano i requisiti tecnici e soggettivi degli interventi, con un’attenzione particolare agli edifici che potranno beneficiare dell’incentivo. Infatti, il bonus sarà disponibile solo per gli immobili che rispettano determinate condizioni, come la presenza di certificazioni energetiche che garantiscono il miglioramento di almeno due classi energetiche o il conseguimento della classe energetica più alta possibile.
Inoltre, è stata confermata la riduzione graduale della percentuale di detrazione, che passerà dal 110% al 90% per gli interventi avviati dopo il primo semestre del 2026, e ulteriori diminuzioni previste negli anni successivi. Questo implica che il risparmio fiscale sarà comunque significativo, ma con una progressiva diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Chi può davvero beneficiare del Superbonus nel 2026?
Il Superbonus nel 2026 sarà particolarmente vantaggioso per i proprietari di abitazioni unifamiliari e condomini che intendono investire in lavori di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione o adeguamenti antisismici. In particolare, conviene soprattutto a chi ha immobili con un elevato potenziale di miglioramento energetico, potendo così sfruttare al meglio la detrazione fiscale e ridurre significativamente i costi di ristrutturazione.

Tuttavia, per chi possiede immobili già efficienti dal punto di vista energetico o che non necessitano di interventi strutturali importanti, il beneficio economico tende a essere meno rilevante. Inoltre, la complessità burocratica e la necessità di una corretta documentazione tecnica possono rappresentare un ostacolo per chi non dispone di un supporto professionale adeguato.
Secondo le ultime analisi, il risparmio medio ottenibile con il Superbonus nel 2026 si aggira intorno a diverse migliaia di euro, variabile in base all’entità e alla tipologia degli interventi effettuati. Ad esempio, un intervento di isolamento termico che consenta il salto di due classi energetiche può portare a un risparmio fiscale superiore ai 20.000 euro, sommando detrazioni e minori costi energetici nel medio-lungo termine.
Il mercato delle ristrutturazioni energetiche resta quindi dinamico, anche grazie ai continui aggiornamenti normativi e alle iniziative di supporto da parte dello Stato. Proprio per questo è fondamentale informarsi con attenzione e pianificare gli interventi con l’assistenza di tecnici qualificati, per massimizzare il vantaggio economico e la sostenibilità ambientale degli edifici.