Il foglio in alluminio, comunemente noto come carta stagnola, è un elemento imprescindibile nelle nostre cucine da oltre un secolo.
Inventato nel 1910 dall’ingegnere svizzero Robert Victor Neher, questo sottile materiale continua a suscitare curiosità soprattutto riguardo all’uso corretto del suo doppio lato: meglio il lato lucido o quello opaco? La risposta non è così immediata come si potrebbe pensare.
Molti consumatori credono che i due lati del foglio di alluminio abbiano funzioni diverse dovute a trattamenti chimici o materiali differenti. In realtà, la distinzione tra lato lucido e lato opaco nasce esclusivamente dal processo meccanico di laminazione. Durante la produzione, due fogli di alluminio vengono pressati insieme: il foglio a contatto con i rulli assume la superficie lucida, mentre quello a contatto solo con l’altro foglio presenta una finitura opaca.

Da un punto di vista strutturale e funzionale, non vi sono differenze di isolamento termico o resistenza tra i due lati. Questo significa che per usi comuni come coprire un piatto da mettere in forno o in frigorifero, non ha importanza quale lato venga rivolto verso l’esterno.
Utilizzi pratici: quando scegliere il lato lucido o quello opaco
Se la questione sembra trascurabile in cucina, cambia però importanza nelle situazioni in cui entrano in gioco il calore e la luce. Il lato lucido riflette maggiormente la luce e il calore, mentre quello opaco ne assorbe una minima parte.
Per mantenere un alimento caldo, è quindi consigliabile porre il lato lucido verso l’esterno, così da riflettere il calore e preservarne la temperatura più a lungo. Al contrario, quando si vuole mantenere un cibo fresco, come frutta o dolci, conviene utilizzare il lato opaco verso l’esterno per limitare l’assorbimento del calore esterno e mantenere la freschezza.
Questa distinzione si rivela particolarmente utile durante picnic, escursioni o situazioni di conservazione temporanea all’aperto, dove la gestione della temperatura degli alimenti è fondamentale.
| Uso comune | Lato consigliato verso l’esterno |
|—————————–|———————————-|
| Mantenere caldo un piatto | Lucido |
| Conservare al fresco | Opaco |
| Cottura in forno o grill | Indifferente |
| Conservazione in frigorifero | Indifferente |
| Uso esterno (picnic, gite) | Dipende dalla temperatura da mantenere |

Nato come soluzione per proteggere alimenti dall’aria e dalla luce, il foglio in alluminio ha un ruolo chiave anche nell’imballaggio di medicinali, sigarette e prodotti industriali. La sua invenzione ha rivoluzionato il modo di conservare i cibi, grazie a caratteristiche di impermeabilità e malleabilità.
Nonostante oggi si cerchi di limitare il suo utilizzo per ragioni ambientali, la carta stagnola resta insostituibile per la sua praticità e versatilità. L’Associazione Europea del Foglio di Alluminio (EAFA) segnala che circa il 75% della produzione mondiale è destinata all’industria alimentare, mentre il resto viene impiegato in ambiti come l’edilizia e l’industria automobilistica.
Inoltre, il riciclo dell’alluminio è altamente efficiente: in Svizzera, patria di Neher, il tasso di recupero ha superato il 90% negli ultimi anni, rendendo questo materiale un esempio virtuoso di economia circolare.
Normative e sicurezza nell’uso alimentare
La legislazione italiana e europea impone precise norme sull’utilizzo della carta stagnola a contatto con gli alimenti. Sono consentiti contatti brevi in qualunque condizione di temperatura e contatti prolungati solo a temperature refrigerate o con alimenti a basso potere estrattivo a temperatura ambiente. Si sconsiglia invece l’uso prolungato con cibi acidi o molto salati, perché questi possono favorire il passaggio di metalli nell’alimento.
Le confezioni di fogli in alluminio devono riportare indicazioni obbligatorie sul tipo di utilizzo ammesso, per garantire sicurezza e corretta conservazione
Conoscere la differenza tra lato lucido e lato opaco del foglio di alluminio non rappresenta una rivoluzione, ma può migliorare significativamente l’efficacia nel mantenere la temperatura degli alimenti. Questa semplice accortezza, unita a una gestione consapevole del materiale, può evitare sprechi e migliorare l’esperienza culinaria quotidiana.