Benessere

Se sei intollerante al lattosio, ecco i 4 formaggi che puoi mangiare senza problemi

Essere intollerante al lattosio comporta delle rinunce alimentari. Ci sono però dei formaggi che si possono mangiare.

E’ capitato certamente a tutti di non sentirsi bene dopo avere mangiato qualcosa, ma a volte non è necessario preoccuparsi, può essere dettato solamente da un malessere passeggero, destinato a risolversi al massimo nell’arco di pochi giorni. La situazione può essere diversa se il problema dovesse ripetersi, a maggior ragione se si nota che questo può verificarsi quando si mangia sempre lo stesso alimento. In questo caso può essere un segno di qualcosa che non va, come se il nostro corpo ci facesse capire di non gradire particolarmente una determinata sostanza in esso contenuta.

L’intolleranza al lattosio costringe a fare rinunce a tavola – Foto | Kronic.it

Spesso questo può verificarsi quando qualcuno risulta essere intollerante al lattosio, problema che è riscontrato addirittura dalla metà degli italiani e che non rappresenta qualcosa di grave. Inevitabilmente, questo non può che comportare una maggiore attenzione al proprio regime alimentare, arrivando a rinunciare ad alcuni cibi ben precisi.

Intolleranza al lattosio: non solo sacrifici a tavola

L’intolleranza al lattosio consiste nell’incapacità dell’organismo di digerire completamente lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati. A causarla è una presenza insufficiente dell’enzima lattasi, che può verificarsi in maniera diversa: a volte può avere origine genetica, al punto tale da emergere durante l’infanzia, in altri casi, invece, può essere riscontrata in età adulta. Chi soffre di questo problema non riesce a digerire il lattosio perché il suo organismo non è in grado di scomporlo nei due zuccheri più semplici di cui è composto, galattosio e glucosio.

Chi è intollerante al lattosio può mangiare il grana padano – Foto | Kronic.it

Questa situazione comporta inevitabilmente delle rinunce a tavola, che possono essere difficili da sopportare per alcuni. Fortunatamente non è necessario eliminare tutti i derivanti del latte, cosa che non potrà che fare piacere a chi ama i formaggi. Ci sono infatti alcuni di questi che risultano essere privi di lattosio, quali il grana padano, l’emmental, il pecorino stagionato almeno 36 mesi e il parmigiano reggiano stagionato 24 o 36 mesi. Questi in genere non danno problemi, a meno che non si abbia un’intolleranza davvero grave. Il processo di stagionatura, infatti, riduce la presenza del lattosio.

Si devono invece eliminare il latte vaccino, di capra e altri animali, i formaggi freschi (come mozzarella, certosa e formaggi a pasta molle) e tutti i prodotti a base di latte (gelati, burro, creme, pane, prodotti da forno, cioccolato al latte). E’ comunque consentito consumare prodotti caseari arricchiti da Lactobacillus acidophilus, un batterio che digerisce il lattosio, o a base di lattasi o lattosio predigerito e latti senza lattosio.

Massima attenzione inoltre a chi mangia troppo spesso insaccati, sughi, dado da brodo e alimenti in scatola, oltre ad alcuni medicinali, che hanno tra gli additivi proprio il lattosio.

Sintomi e metodi di diagnosi

Non esiste una prevenzione specifica per evitare di incorrere nell’intolleranza al lattosio, si può capire se la sia ha da alcuni sintomi ben precisi. Questi solitamente compaiono poco tempo dopo avere consumato alimenti che lo contengono: nella maggior parte dei casi si riscontrano diarrea, gonfiore addominale, meteorismo, crampi addominali, flatulenza e stitichezza. In alcuni soggetti vengono invece notati nausea, eruzioni cutanee e spossatezza generale.

Se il problema dovesse persistere dopo avere mangiato alcuni cibi è bene consultare il medico. In questi casi viene richiesto di sottoporsi al test del respiro o breath test, che consiste nell’analisi dell’aria espirata dal paziente prima e dopo la somministrazione di una dose di lattosio. Chi ha difficoltà a digerirlo, infatti, ha uniper-produzione di idrogeno, che viene notato nell’aria inspirata. Se questo accade, significa che il soggetto ha questo problema.

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