Aperitivo se sei a dieta: meglio un succo di frutta, birra o un cocktail? La verità di zuccheri e calorie che non immagini

Seguire la dieta può rivelarsi particolarmente difficile, soprattutto in occasione di cene conviviali e aperitivi.

Seguire un regime alimentare dietetico non dovrebbe presupporre un completo isolamento sociale. Non è necessario evitare disperatamente aperitivi, cene conviviali oppure occasioni speciali. E’ sufficiente approcciare all’evento con un po’ di consapevolezza, scegliendo gli alimenti più adeguati e soprattutto bevande non eccessivamente zuccherate. Ipotizziamo dunque di dover andare in un locale per godere di un drink in compagnia di amici e conoscenti.

Aperitivo e dieta
Dieta e aperitivo: cosa scegliere per non sgarrare – kronic.it

Dobbiamo dunque scegliere tra un cocktail e una birra, scartando temporaneamente acqua, succhi, analcolici e bevande gasate. In tal caso non dobbiamo fare altro che analizzare le loro componenti, soffermandoci sulla quantità di calorie e zuccheri. Laddove invece non amiate l’alcol, potete prediligere una Coca Cola Zero, oppure un’acqua tonica aromatizzata al limone o alla menta.

Aperitivo e dieta, cosa scegliere tra birra e cocktail

In primo luogo, è bene sottolineare che ogni cocktail presenta una composizione diversa, fattore che presuppone un differente apporto di calorie a seconda della nostra scelta. Tra i cocktail altamente sconsigliati troviamo ad esempio il Long Island Iced Tea (205 Kcal), il Fog Cutter (243 Kcal), il Mai Tai (270 kcal), ma anche il White Russian (275 Kcal) ed infine il famoso Pina Colada (277 Kcal). Ciò che hanno in comune questi cinque drink risiede ovviamente nell’utilizzo di moltissima frutta, succhi, talvolta crema di latte e sciroppo di zucchero puro.

Birra o cocktail
Birra o cocktail: quale bevanda è meglio per la dieta? – kronic.it

Il discorso è diverso se ad esempio ordiniamo un classico Gin Tonic (80 Kcal), il Bloody Mary (95 Kcal), l’intramontabile Negroni (96 Kcal) o più semplicemente l’iconico Martini Dry (97 Kcal). Si tratta di formulazioni che richiedono l’armonia di pochi semplici ingredienti e dunque, come spesso accade, tale modesta si riflette inevitabilmente sull’apporto calorico, così come sui carboidrati e zuccheri che ci apprestiamo ad assumere. In nome di questo, risulta evidente che il confronto tra cocktail e birra non può che essere vinto dalla seconda.

La birra viene realizzata con acqua, malto, zucchero e lievito – il minimo indispensabile. Il secondo ingrediente subisce il cosiddetto processo di maltazione, per cui i suoi chicchi vengono convertiti in zuccheri e lasciati fermentare. Generalmente, un boccale di birra medio contiene appena 43 Kcal, di cui il 3-5% di zuccheri totali. Si tratta dunque di una bevanda pseudo salutare, che sicuramente non influenza negativamente il nostro percorso di dimagrimento. E’ importante tuttavia non abusarne.

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