IBAN, tutti lo usiamo | Ma sapete cosa significa (e come funziona)?

Unico e identitario di ogni conto corrente, l’IBAN è fondamentale per svolgere molte operazioni che consideriamo scontate. Ecco di cosa si tratta

Oggi come oggi, gli acquisti online sono estremamente diffusi. Grazie a colossi come Amazon, che offrono una precisione e una rapidità incredibili e grazie allo sviluppo di shop online anche delle più piccole attività, oggi si può acquistare ciò che si vuole rimanendo seduti sul proprio divano.

Pagamento
IBAN: ecco cos’è (kronic.it)

Fondamentale è però possedere una carta di credito, grazie alla quale si può pagare online in sicurezza e velocità. Che sia la normale carta di credito o la prepagata, sulla quale caricare di volta in volta la somma di cui si necessita, spesso e volentieri queste sono collegate a un conto corrente e, di conseguenza, a un IBAN. Ecco cos’è.

IBAN: tutti i dettagli

Il codice IBAN consiste nelle coordinate bancarie di un rapporto ed identifica in modo univoco un conto bancario. Formato da 27 caratteri alfanumerici riporta il Paese, la banca, la filiale e il numero del rapporto. Ogni serie di caratteri del codice IBAN, infatti, identifica un’informazione precisa. Le prime due lettere indicano il paese (IT per l’Italia, FR per la Francia e così via); i due numeri che seguono sono di controllo e rappresentano un livello di sicurezza della banca. Seguono poi i numeri BBAN, che identifica le coordinate bancarie nazionali e che include i codici identificativi della filiale e del numero di conto. Data fondamentale nella legislazione del codice IBAN è il 1° gennaio 2008, giorno a partire dal quale è diventato obbligatorio per i pagamenti internazionali e per i pagamenti sul territorio nazionale.

Per scoprire quale è il proprio codice IBAN ci si può recare in banca o, in alternativa, si può usare l’applicazione di home banking del proprio istituto bancario. Acronimo di International Bank Account Number, offre un sistema di salvaguardia che controlla tutti i dati dell’account prima di trasferire il denaro tra le banche. Quando si effettua un pagamento, come un bonifico, si deve infatti inserire l’IBAN del beneficiario: questo contiene tutti i dati utili a confermare che la persona a cui si stanno inviando i soldi sia proprio quella, con quella filiale, di quella banca e in quel paese.

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Banca, i suoi servizi: ecco l’IBAN (kronic.it)

Questo garantisce un livello di extra sicurezza che riduce enormemente le transizioni errate e i pagamenti respinti, rendendo inoltre più veloci i pagamenti tra diversi paesi. Quando si effettua una transazione, infatti, i caratteri del proprio IBAN vengono elaborati dal sistema di pagamento della banca e pii confrontati con le informazioni contenute in banca dati. In questo modo, facendolo sia per chi invia il denaro che per chi lo riceve, si conferma la validità della transazione e la sua sicurezza.

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