Carneficine di Natale: le agghiaccianti storie che hanno sconvolto un Paese

No, il Natale non è sempre gioia, festa e condivisione. Ne esiste anche una versione rosso sangue che vi farà venire i brividi.

Sebbene le festività natalizie siano in genere un momento di gioia e di amore, c’è un numero sorprendentemente elevato di omicidi avvenuti a Natale, in una sorta di rovescio della medaglia. Insomma, Natale non significa stare sempre e comunque in famiglia felici della compagnia altrui. Il periodo più magico dell’anno, infatti, nel corso degli anni si è tinto anche rosso sangue con uccisioni raccapriccianti che hanno sconvolto il mondo intero. Ma quali sono state quelle più cruente e orribili di Natale? 

Omicidi a Natale
Omicidi (Kronic.it)

Non è sempre un buon Natale: le uccisione più cruente

Partiamo dalla prima storia. Nel 2007, nello stato di Washington, Michelle Andersen, 29 anni, e il suo ragazzo erano pronti per passare la vigilia di Natale in famiglia, anche se, invece di regali, portarono delle pistole. I genitori di Michelle, infatti, Wayne e Judy, vivevano in una casa in una zona rurale, mentre lei stava in una roulotte accanto alla casa dei genitori. Le cose precipitarono, però, quando Wayne e Judy chiesero a Michelle di pagare l’affitto. Ma non solo, anche suo fratello Scott le doveva dei soldi.

Omicidi efferati a Natale
Omicidi – (Kronic.it)

Così, arrabbiata e frustrata per la situazione, Michelle decise di uccidere i suoi genitori e quando più tardi, sempre per la Vigilia, suo fratello e sua moglie Erica arrivarono con i loro due figli, Michelle e il suo ragazzo spararono anche a loro. La polizia ha trovato i corpi solo il giorno di Santo Stefano.

Nel 1992, invece, avvenne quello che passò alla storia come “omicidio di Natale”, un massacro in piena regola di due giorni in Ohio. Laura Taylor, DeMarcus Smith, Heather Matthews e Marvallous Keene, inizialmente volevano solo derubare le persone, poi però, per paura che qualcuno potesse parlare, hanno iniziato anche a uccidere. La prima vittima, Joseph Wilkerson, è stata uccisa nella sua casa la vigilia di Natale. Il quartetto ha poi continuato a uccidere altre cinque persone e ne ha lasciate ferite altre due. In questo momento, Taylor, Smith e Matthews stanno scontando l’ergastolo per omicidio, mentre Kenne è stato condannato per cinque omicidi ed è stato giustiziato nel luglio 2009.

Per la prossima storia, dagli Stati Uniti, voliamo verso il Regno Unito, dove due fratelli, David e Roger Cooper, complottarono per uccidere una donna, Sameena Imam, con cui Roger aveva una relazione. I due hanno utilizzato la terminologia di Star Wars, come “Morte Nera Completata” per non farsi scoprire. Secondo il Mirror, infatti, Roger era preoccupato che la donna avrebbe informato sua moglie della loro relazione, così hanno deciso di ucciderla. Dopo circa un mese di scambio di messaggi in codice, Sameena è arrivata a casa di David alla vigilia di Natale ed è stata soffocata con uno straccio imbevuto di cloroformio, prima di essere sepolta nel bosco. I due fratelli ora stanno scontando l’ergastolo.

Forse, però, l’omicidio di Natale più famoso, tragico e cruento di tutti riguarda la morte della piccola JonBenét Ramsey nel 1996 a soli 6 anni. Il padre ha trovato il corpo della bambina nel seminterrato, nella loro casa in Colorado. JonBenét è morta per strangolamento e presentava una massiccia frattura del cranio di circa 20 cm. Ma non solo. Nella casa è stata trovata anche una richiesta di riscatto scritta a mano, malgrado l’insolita scena del crimine.

Gli inquirenti, infatti, non trovarono segni evidenti di intrusione o di effrazione, motivo per cui inizialmente, la polizia credeva che i suoi genitori e suo fratello fossero coinvolti, ma in seguito vennero scagionati con il test del DNA. E ancora oggi non si sa chi abbia ucciso JonBenét e forse non si saprà mai. 

Articolo di Karola Sicali

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