Giancarlo Giannini e il lutto che gli ha cambiato la vita, una tragedia dolorosa: ecco cosa è successo, i dettagli della vicenda
Uno degli attori che ha cambiato il modo di fare cinema in Italia, grazie al suo grande talento indiscusso è lui, Giancarlo Giannini. Un uomo che da sempre ha masticato l’idea dello spettacolo aggiudicandosi diversi premi e riconoscimenti come sei David di Donatello, cinque Nastri d’argento e cinque Globi d’oro. Nonostante le sue grandi interpretazioni, egli ha vissuto un dramma che ha sconvolto per sempre la sua vita.
Una volta diplomato a Napoli al perito elettronico presso la scuola Alessandro Volta, giovanissimo decide di trasferirsi a Roma per studiare recitazione all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico. A soli diciotto anni, esordisce con In memoria di una signora amica di Giuseppe Patroni Griffi, accanto a Lilla Brignone, proseguendo con Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, Romeo e Giulietta e La Lupa accanto ad Anna Magnani.
Un incontro cambierà per sempre la vita di Giancarlo Giannini, quello con la regista Lina Wertmüller con il quale lavorerà molto nei musicarelli di Rita Pavone, uno dei tanti Rita la Zanzara. Egli ha dedicato la sua carriera collaborando con attori e registi di un certo calibro tra cui Luchino Visconti, Mario Monicelli, Nanni Loy con cui ha vinto il David di Donatello, Tinto Brass.
Inoltre egli ha dedicato la sua carriera anche ad una società di doppiaggio dal nome C.V.D, nel quale ha dato voce a diversi personaggi come Al Pacino, Jack Nicholson , Gérard Depardieu, Dustin Hoffman e celebre la sua interpretazione del Papa nel 2012 in Papa Giovanni – Ioannes XXIII di Giorgio Capitani.
Nonostante una carriera di successo, l’uomo ha dovuto affrontare una tragedia molto dolorosa che gli ha cambiato per sempre la sua esistenza.
La tragedia dolorosa vissuta da Giancarlo Giannini
Nonostante il suo grande spirito di iniziativa, l’attore Giancarlo Giannini nel corso della sua vita ha subito un dolore atroce dovuto alla perdita di suo figlio a soli ventuno anni per via di un aneurisma celebrale.
Questa tragedia avvenne nel 1988 e in una recente intervista ha raccontato il dolore vissuto in quei giorni tremendi: “Per molti la morte di un figlio mette in discussione la stessa esistenza di Dio. Ti chiedi: perché a lui e non a me?” aggiungendo: “Ricevetti la notizia mentre giravo a Milano. Presi un aereo, mi precipitai in ospedale, trovai la madre e il fratello disperati. Anche io ero disperato, ma li consolavo dicendo: ‘Guardate, lui sta meglio di noi’. Quando muore un figlio la vita cambia completamente. Ma se uno ha fede, riesce ad andare avanti e ad accettare che la vita è così”.
Come si può percepire, l’uomo ha trovato forza grazie alla fede in Dio credendo che nella vita qualcosa di buono può sempre accadere.
