Massimo Giletti, dalle minacce alla paura di essere ammazzato: “Ho pianto”

Massimo Giletti dopo un momento buio della sua vita, ha rivelato di aver spesso pianto. Ecco i dettagli della vicenda

Massimo Giletti capelli marroni
Curiosità del giornalista (foto web)

Massimo Giletti, classe 1962, è un giornalista, conduttore televisivo e radiofonico e autore televisivo, ha esordito come giornalista nel 1988 nella redazione di Mixer e come conduttore televisivo negli anni ’90 presentando alcuni programmi di Rai 2, tra cui Mattina in famigliaMezzogiorno in famiglia e I fatti vostri. Egli nasce a Torino da una famiglia di proprietari di un’azienda tessile, e dopo il liceo classico si iscrive alla facoltà di giurisprudenza laureandosi con 110 e lode. Dopo un breve periodo a Londra comincia a collaborare con la redazione Mixer in qualità di redattore nel programma, e vi rimarrà per circa sei anni.

La sua prima apparizione televisiva come conduttore avviene nel 1994, quando presenta il programma Mattina in famiglia su Rai due, trasmissione che dura fino al 1996, conducendo anche Mezzogiorno in famiglia insieme a Paola Perego e un ulteriore programma di successo, I Fatti vostri. Negli anni 2000 conduce numerosi programmi di successo come Miss Italia nel mondo, Ciak.. si canta in qualità di giurato e dal 2013 conduce il programma L’Arena che viene premiata con il Premio Regia televisiva. Successivamente viene annunciato il suo passaggio a LA7 conducendo Non è L’Arena, un nuovo talk show.

Massimo Giletti è stato sempre una persona che nn si è ma tirata indietro da far bene il suo lavoro e il lavoro fatto bene spesso gli è costato caro tanto da affermare in un’intervista: “Sono stato lasciato solo da tanti colleghi.”. Egli non ha ancora metabolizzato la chiusura del programma su Rai 1 poiché faceva ottimi ascolti e ora a LA7 si sente più libero: “Chi fa numeri importanti è oggetto di attenzioni. Ma io scelgo sempre con il cuore. Non potrò mai dimenticare che il giorno in cui stavo seppellendo mio padre, nel gennaio 2020, mi sono sentito abbracciare alle spalle. Mi sono girato e c’era il mio editore, Urbano Cairo”. 

Il giornalista ha parlato del momento buio che ha dovuto affrontare dopo la perdita di suo papà che ha cambiato completamente il modo di vivere e vedere le cose.

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Il periodo buio del giornalista

Massimo Giletti sorride
Il momento buio vissuto da Giletti (foto web)

Massimo oggi ha 59 anni e svolge il suo lavoro da quando ne aveva 29, ha seguito numerose inchieste diventando scomodo per molte persone. Oggi vive sotto scorta dopo le minacce ricevute dalla criminalità organizzata, Giletti ha sentito davvero cosa è la solitudine tanto da affermare: “Vivo sotto scorta, se questa battaglia contro i boss, nel periodo del Covid, l’avessimo fatta in tanti, non sarei entrato nel mirino di Cosa nostra“.

I cambiamenti della sua vita quotidiana che ha dovuto affrontare sono tanti: “Io vivevo nella libertà del motorino, oggi non posso più farlo. Ora trovo la scorta che mi ricorda il pericolo che vivo ogni giorno. Io cerco di non pensarci, ma è lì nella sua evidenza quotidiana. Non posso incontrare amici come e quando voglio. Non sono più quello di una volta”. 

Ha parlato anche della perdita di suo papà e agli anni difficili che ha dovuto vivere tanto da affermare: “Ho perso mio padre e la mia vita è cambiata per la mafia. Non mi vergogno di dire che spesso ho pianto. Ma se uno è vivo e non è arido, non si deve vergognare di piangere “.

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